TURCHIA: DALL’ARCHEOLOGIA ALL’ARTE E’ SEMPRE UNA SCOPERTA

Novità in vista anche nel campo della musica

Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunitosi recentemente a Manama in Bahrein, ha inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO il sito di Göbeklitepe in Turchia. Con questo nuovo inserimento salgono a 18 i siti della Turchia che hanno ricevuto questo importante riconoscimento internazionale. Il sito archeologico di Göbeklitepe si trova vicino al villaggio di Örencik, a circa 18 km dalla città di Şanlıurfa, nel sud est della Turchia. Gli scavi effettuati dall’archeologo tedesco Klaus Schmidt, dal 1995 al 2014, hanno rivoluzionato la visione dell’archeologia e del mondo antico: vi è stato rinvenuto il più antico esempio di tempio in pietra del mondo, la cui costruzione iniziò 11.500 anni fa, ben 7.000 anni prima delle Piramidi e 6.000 anni prima di Stonehenge, prima dell’utilizzo degli strumenti metallici e della ruota, prima dello sviluppo dell’agricoltura, quando ancora l’uomo viveva di caccia e raccolta. Sembra che proprio l’organizzazione sociale necessaria alla costruzione di questo tempio abbia portato alla nascita di un centro abitativo con la conseguente necessità di sviluppare alcune pratiche agricole. Göbeklitepe ha così profondamente scosso le vecchie teorie sull’archeologia : mentre precedentemente si pensava che fossero nate prima le città e poi i luoghi di culto, ora sembra che proprio la religione sia stata la spinta all’organizzazione di un centro abitativo complesso. Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha giustificato così questo inserimento : “Il sito presenta monumentali strutture megalitiche circolari e rettangolari, interpretate come recinti, che furono eretti dai cacciatori-raccoglitori nell’era neolitica – prima dello sviluppo dell’agricoltura – tra il 9.600 e il 8.200 a.C. È probabile che questi monumenti siano stati usati per rituali di natura probabilmente funeraria. I caratteristici pilastri a forma di T sono scolpiti con immagini di animali selvatici, fornendo informazioni sul modo di vivere e sulle credenze delle popolazioni che vivevano nell’Alta Mesopotamia superiore circa 11.500 anni fa.” Dall’archeologia alla musica. È in corso di costruzione a Piazza Taksim il nuovo Centro Culturale Atatürk, che ospiterà il Teatro dell’Opera di Istanbul e che sarà uno dei futuri simboli della città. Progettato come centro d’arte multifunzionale, l’edificio sarà completato nel 2019 e rappresenterà non solo uno dei centri d’arte più all’avanguardia del Paese, ma anche una delle innovative icone architettoniche della città. Il progetto di costruzione del nuovo Centro Culturale Atatürk prenderà vita su un’area coperta di 102.736 m² di terreno. È stato affidato all’architetto Murat Tabanoğlu, figlio di quell’architetto che progettò il precedente Centro Culturale Atatürk, Hayati Tabanoğlu. Il progetto di costruzione del Centro Culturale e del Teatro dell’Opera in Piazza Taksim comprende 5 edifici, che saranno tutti adibiti a scopi culturali, lungo i quali si svilupperanno le strade anch’esse dedicate ad uso culturale. Ci saranno 3 sale con una capacità di ospitare 3.737 persone, un palcoscenico, sale prove e sale di registrazione sia per solisti che per l’orchestra, sale espositive, gallerie d’arte, sale riunioni, ristoranti e caffetterie. E ancora in fatto di musica, ricordiamo che dalla fine di luglio fino alla fine di agosto 2018 si tiene a Gumusluk, vicino a Bodrum, la 14esima edizione del Festival Internazionale di Musica Classica. Questa località è un piccolo villaggio di pescatori ed è diventato un punto d’incontro per musicisti di fama internazionale e per artisti emergenti. Per i turisti italiano che vogliano recarsi in Turchia, l’Ufficio Nazionale del Turismo Turco informa che non vi sono novità rispetto agli anni precedenti. E’ sufficiente la carta d’Identità valida per l’espatrio e consente di restare in Turchia per un periodo fino a 90 giorni. Non è invece valida la carta d’identità con timbro di rinnovo o proroga. Il passaporto deve avere una validità residua di almeno sei mesi. Se ci si reca in Turchia per motivi diversi dal turismo, come studio o lavoro, è necessario richiedere il visto rilasciato dalle rappresentanze diplomatiche e dai consolati in Italia. La compagnia di bandiera Turkish Airlines (THY), membro di Star Alliance, vola su 302 destinazioni in ben 121 Paesi. Per quanto riguarda l’Italia, vola da 8 aeroporti (Milano, Venezia, Bologna, Pisa, Roma, Napoli, Bari, Catania) per un totale di 130 frequenze settimanali. Oltre alla Turkish, opera anche la compagnia Pegasus Airlines (PC) con voli diretti per Istanbul da Roma, Bologna e Bergamo. La Pegasus ha anche un accordo per offrire ai passeggeri Alitalia la possibilità di raggiungere altre destinazioni interne per turismo o per affari.