TRENINI SVIZZERI SUL TRAMJAZZ DI ROMA

Singolare serata dedicata ai trasporti pubblici e ai treni caratteristici della Svizzera

L’appuntamento per i giornalisti del settore era al capolinea tranviario di Porta Maggiore, uno dei luoghi più trafficati e conosciuti della capitale. Dopo pochi minuti, arriva un convoglio del 1947, un tram storico della collezione dell’ATAC, restaurato e riadattato per accogliere i passeggeri come in un vagone ristorante.

Il TramJazz a Porta Maggiore

Nella piattaforma centrale girevole che unisce le due vetture si sistema un quartetto jazz di alto livello (la Sweetwater Jazz Band, con la tromba di Michael Supnick) che ha allietato la serata con brani del più gradevole repertorio. Il tram parte sferragliando, viene servito un aperitivo, mentre il mezzo comincia a percorrere le strade di Roma, tra gli sguardi incuriositi di automobilisti e passanti. La cena è a lume di candela e dal finestrino si possono osservare le bellezze della città lungo la rete tranviaria: da Viale della Regina a Valle Giulia, dal Celio al Colosseo. Tra una portata e l’altra, il quartetto suona con virtuosismo e mette allegria, un ottimo vino del Lazio rende ancora più gradevole l’atmosfera. Quando l’ambiente si è riscaldato a dovere, inizia la conferenza stampa. I rappresentanti di Svizzera Turismo presentano le novità 2019 nel campo dei trasporti pubblici elvetici: in primis, quelle ferrovie divenute storiche, che si inerpicano tra le valli e montagne, senza inquinare e senza danneggiare l’ambiente, che sono un capolavoro di architettura e ingegneria. Treni e non solo. In Svizzera, tutti possono raggiungere località di montagna, sia per fare escursioni, sia per ammirare il panorama, fare fotografie e respirare aria buona. Una fitta rete interconnessa di treni anche internazionali, di autobus, di battelli, di funivie, di cremagliere e ferrovie di montagna conduce turisti di ogni età nei luoghi più significativi dell’arco alpino elvetico. Come è noto, esiste anche lo Swiss Travel Pass: una carta prepagata che consente di muoversi da un mezzo all’altro in tutto il territorio.

Bernina Express

Il periodo estivo è l’ideale per visitare le città e i loro centri storici. Una gamma di alberghi e ristoranti di ottimo livello sono sempre una conferma della grande tradizione svizzera dell’ospitalità. Ma è in campo ferroviario che questo paese esprime l’eccellenza nel trasporto pubblico. Oltre settecento anni di democrazia, di stabilità politica, di attenzione per l’ambiente hanno favorito lo sviluppo di percorsi ferrati che arrivano spesso anche là dove è impossibile o sconsigliato l’uso dell’automobile. A parte i collegamenti internazionali che permettono di raggiungere facilmente grandi città come Berna, Zurigo, Basilea, Ginevra, Losanna e molte altre, esistono delle ferrovie particolari, che al piacere del viaggio uniscono il gusto di un’esperienza unica nel su genere.

Bernina Express

La tratta del Bernina Express da Tirano a St. Moritz, già Patrimonio Mondiale UNESCO, è un successo in continuo crescendo dei vagoni rossi della Ferrovia Retica. Quest’anno, in connessione con un nuovo servizio pullman da Milano, è possibile effettuare un viaggio in una sola giornata.

Glacier Express

L’altro treno rosso, il famoso Glacier Express, che attraversa la Svizzera sul percorso St.Moritz – Coira – Briga – Zermatt consente anche di effettuare un viaggio a tappe su tratte parziali e intermedie, con una gamma di tariffe per tutte le tasche. Per chi non bada a spese o vuole concedersi un lusso almeno una volta nella vita, sul Glacier Express ci sono le carrozze Excellence Class, particolarmente confortevoli e ultrapanoramiche, dotate di una zona bar e di servizio ristorante incluso.

Excellence Class sul Glaccier Express

Le portate sono deliziose, ma il prezzo è un po’ salato: 420 Franchi Svizzeri, oltre al biglietto con prenotazione di prima classe. Dai convogli rossi delle Ferrovie Retiche passiamo al Trenino Verde delle Alpi che collega Domodossola a Berna percorrendo la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Dalle finestre panoramiche dei vagoni verdi si ammirano le terrazze soleggiate del Vallese fino a scoprire poi le montagne dell’Oberland Bernese.

Trenino Verde delle Alpi

Inerpicandosi sulle alture, il trenino raggiunge la capitale federale in poco più di due ore. Anche questa linea consente fermate lungo il percorso per una gita sul lago di Thun o quello di Oeschinen. Concludiamo in Ticino questa carrellata sui binari svizzeri, con la Ferrovia del Monte Generoso che nel 2020, compirà 130 anni. Un trenino a cremagliera, l’unico in questo Cantone di lingua italiana, sale sulla sommità della montagna fino a 1704 metri. Da qui si apre un panorama mozzafiato tra l’Italia e la Svizzera, tra le Alpi a Nord e la pianura a Sud. Il trenino si ferma ai piedi del “Fiore di Pietra”, una struttura firmata dall’architetto Mario Botta, che accoglie una grande terrazza, una sala conferenze, un ristorante gourmet e un self service per tutti i visitatori, dove si possono degustare specialità ticinesi.

Monte Generoso e il Fiore di Mario Botta

Il Monte Generoso e la sua ferrovia sono meta non solo di turisti italiani o svizzeri: vengono da tutto il mondo escursionisti, appassionati di mountain bike o parapendio, alla ricerca di un turismo “esperenziale” da raccontare al rientro e da conservare come ricordo per tutta la vita. Le caratteristiche di questi treni svizzeri sono stati al centro della serata sul Tramjazz durante il tragitto. Un comune denominatore ha unito questi temi con il percorso tranviario: la ferrovia, un sistema di trasporto molto antico, ma sempre attuale e proiettato in un futuro che ci auguriamo sempre più ecologico e meno inquinante.