Boom delle e-bike per godersi laghi, valli e passi alpini senza fatica
Sembrerà strano, ma il cicloturismo in Europa ha superato il golf come attività di svago. Il grande sviluppo negli ultimi anni è stato dato dall’affermarsi della e-bike, la bicicletta a pedalata assistita che sta rivoluzionando il modo di concepire il gusto delle due ruote, offrendo anche a chi non ha muscoli d’acciaio e agli ultracinquantenni il piacere di affrontare salite senza fiatone e bagni di sudore. Il motorino elettrico che viene in aiuto alle gambe offre a tutti gli “e-bikers” la possibilità di percorrere percorsi con dislivelli e cimentarsi con agilità anche in montagna sui sentieri più adatti alle “mountain bike”. Le cifre confermano la crescente popolarità delle due ruote leggere: 1,5 milioni di turisti (19,4%), sia svizzeri che stranieri, va in bici durante l’estate. Beneficiano di questa tendenza soprattutto le destinazioni alpine visto che più dei due terzi dei ciclisti sceglie di pedalare lungo percorsi in montagna. La bici, inoltre, è uno sport sempre più rosa: nella fascia più giovane (meno di 34 anni) la percentuale di uomini e donne che vanno in mountain bike o in bici ha quasi raggiunto la parità. Nel 2017 si è registrato in Svizzera un boom nella vendita delle bici a pedalata assistita con 90’000 unità (+16,3% rispetto al 2016) ed è esplosa, in particolare, la domanda di e-mountain bike (+38,3%, 29’000 unità). L’andamento del mercato rappresenta un potenziale anche in ambito turistico. L’uso delle e-bike permette anche a un pubblico meno atletico di sperimentare gli itinerari cicloturistici favorendo la nascita di un nuovo segmento. La Svizzera è tra i paesi che ha colto subito questa opportunità e propone al cicloturista ventimila chilometri di itinerari per esplorare un territorio pieno di sorprese. La bicicletta è da sempre ecologica e salutare, oggi sta diventando anche di tendenza: un turista su cinque la sceglie per godersi al massimo la bella stagione, a seconda delle proprie capacità atletiche e dei propri desideri. Per i più sportivi e allenati c’è la classica bici da corsa o la mountain bike, per tutti gli altri arriva in aiuto la e-bike ampliando la gamma di possibilità per il ciclista: dalle piste ciclabili urbane fino ai più impegnativi itinerari sui passi alpini. Punti di forza dell’offerta elvetica sono l’integrazione con i trasporti pubblici, una segnaletica uniforme e capillare e un sistema di informazioni dettagliate per pianificare il proprio viaggio secondo le proprie esigenze. Le biciclette, anche quelle a pedalata assistita, si possono noleggiare (anche se gli appassionati preferiscono usare la propria). Le biciclette possono essere caricate sui treni e sui battelli e un servizio di trasporto bagagli consente di spostare gli effetti personali da un albergo all’altro lungo il percorso programmato. Per rendere ancora più confortevole l’avventura sulle due ruote è stata creata la catena degli Swiss Bike Hotels: un marchio che certifica gli alloggi a misura di ciclista: dai rifugi, ai garnì, fino agli alberghi con più stelle. In Svizzera sono 85 le strutture che offrono un deposito al coperto delle bicilette, il lavaggio rapido delle attrezzature sportive, un servizio di officina e varie proposte per i tour. Ecco alcuni tra i percorsi più interessanti che si possono fare in bici. Nella Regione di Berna, si può pedalare sulle tracce della tradizione gastronomica, inseguendo il profumo dei biscotti di Kambly; poi, attraverso l’Emmental, il viaggio s’inerpica tra colline verdi, allevamenti e caseifici. Nella regione di Lucerna, si possono affrontare impegnativi passi alpini (Furka, Novena e Gottardo) che sono il vanto dei più atletici tra gli appassionati di ciclismo. Ancora gastronomia nel Ticino: sotto la cima del Monte Bar, si trova il rifugio del Club Alpino Svizzero che offre tutto ciò che può servire a chi pedala, oltre a specialità ticinesi preparate da quotati chef. Da non perdere è il percorso sul Reno, tra Kreuzlingen e Sciaffusa: si possono ammirare le famose cascate e alternare il tragitto su strada con tratti in treno o in battello sul Lago di Costanza. I punti di interesse sono tanti: dal castello di Arenenberg alle case a graticcio di Stein am Rhein. Il Vallese propone le strade percorse dal Tour de France e dal Tour de Suisse: 740 chilometri e venti passi alpini. Nella regione del lago artificiale di Emosson sono state ritrovate impronte di dinosauro risalenti a 240 milioni di anni fa. Il giro in bici attraverso l’Argovia porta lungo sentieri ricchi di storia. È merito degli Asburgo se castelli e fortezze adornino l’itinerario lungo gli argini verdi del fiume Aare. Costeggiando il corso d’acqua si attraversano pianure fluviali, villaggi e città di grande valore storico. Spostiamoci nei Grigioni: nel tour con e-bike intorno al Parco Nazionale Svizzero, il protagonista è la natura. L’itinerario conduce attraverso boschi e valli nascoste: un giro incantevole che costeggia l’area selvaggia più grande della Svizzera, caratterizzata da una straordinaria ricchezza di fauna e flora alpina. Fondato nel 1914, il Parco è il più antico delle Alpi e dell’Europa Centrale. Nella regione di Friburgo, sui pendii di Vully, i vigneti si susseguono uno dopo l’altro, nonostante si tratti dell’area vitivinicola a denominazione di origine controllata più piccola della Svizzera. L’itinerario in bici “Tour del Lago di Murten” attraversa graziosi borghi vitivinicoli offrendo innumerevoli possibilità di degustazione. Il lago di Ginevra è poi incantevole e adatto a ciclisti di ogni livello: si pedala in riva al lago, poi tra vigneti sullo sfondo delle Alpi, fino a scalare più impegnativi passi solitari. Le degustazioni nelle varie “vignobles” sono uno stimolo in più alla pedalata.