Una montagna a tutto campo, all’insegna della sicurezza e dell’innovazione.
Quest’anno, è la speranza il denominatore di tutte le iniziative e i programmi previsti per l’inverno 2020-21. La stagione si avvicina, la neve ha già cominciato ad imbiancare le vette del Vallese e tutte le stazioni di sport invernali del Cantone si stanno organizzando per aprire gli impianti, con l’introduzione di rigide norme di sicurezza e distanziamento sociale: prima fra tutte, la prenotazione online dei biglietti degli skipass, con tariffe ribassate fino al 70%, proprio per evitare le code alle casse. Nonostante la fiducia che la stagione sciistica e i prossimi mesi possano svolgersi al meglio sono diverse le località che, in considerazione della criticità del momento, hanno già introdotto un’assicurazione che permette di annullare gratuitamente le prenotazioni e rimborsare il soggiorno in caso di confinamento parziale o totale nel paese di provenienza dell’ospite o in Svizzera, o di quarantena imposta dalla Confederazione all’arrivo o dalla nazione di partenza al rientro. In questa prospettiva, sono diversi i comprensori sciistici del Vallese che a breve apriranno le loro piste: a Crans-Montana il Cry d’Er entrerà in funzione il 26 ottobre mentre gli altri impianti saranno accessibili dal 7 dicembre (Sant’Ambrogio). Seguirà Saas-Fee (31 ottobre) mentre Zermatt, dove si può già sciare su 21 chilometri di piste, inaugurerà ufficialmente la stagione il 28 novembre. All’insegna della speranza, proprio a Crans-Montana, un festival della luce, l’ “Etoile Bella Lui”, porta a vivere, in maniera innovativa e originale, tutta la magia dell’inverno. Bella Lui era una stellai che, in una gelida notte, si trasformò in creatura luminosa, guidando un pastore attraverso boschi imbiancati sino a fargli riabbracciare la sua capretta che, smarritasi, sarebbe andata incontro a un tragico destino. E’ una antica leggenda che invita a cogliere la suggestione della stagione fredda, oltre la consuetudine dei mercatini del Natale alla luce di una grande ruota pamoramica di ben 33 metri e lungo il “Sentiero delle Lanterne”, a due passi dal centro. Qui, tra i laghi imbiancati della Moubra e dell’Etang Long, si ripercorrono le gesta della piccola stella, grazie al fascino di creazioni luminose e alla calda luce delle lanterne. Il tutto, nel più rigoroso rispetto delle norme anti-Covid e nel distanziamento. Non può mancare infine in varie occasioni, un falò attorno al quale, in tutta sicurezza, si può gustare un piatto vallese o la celebre “raclette”, accompagnata da un profumatissimo calice del vino Fendant. Per scoprire la varietà dei 2000 chilometri di discese delle stazioni di sport invernali non c’è niente di meglio dello “Ski Safari”: il modo più facile per conoscere in tre o quattro giorni parte delle più belle aree sciistiche del Vallese. Lasciandosi guidare dalla propria ispirazione e in totale libertà, ogni giorno si potrà sciare su piste diverse, partendo direttamente dalla struttura alberghiera scelta tra le oltre 300 che aderiscono all’iniziativa e che si trovano in posizione strategica nella valle del Rodano o direttamente in una delle stazioni montane. Zermatt, 4 Vallées, Dents du Midi/Portes du Soleil, Crans-Montana, Saas-Fee e Aletsch Arena. Un universo bianco, con piste che partono da una quota massima di 3883 metri e che possono raggiungere uno sviluppo di 25 chilometri o stazioni sciistiche più intime e tranquille, che sono piccoli tesori nascosti dell’arco alpino. Lo Ski Safari è la soluzione ideale per chi si vuole costruire su misura una vacanza di tre o quattro giorni: un’avventura invernale sugli sci indimenticabile. Se poi si vuole essere i primi a lanciarsi sulle piste ancora immacolate e godersi il piacere di una discesa da sogno nella quiete assoluta delle prime luci del mattino, diverse stazioni propongono il “First Track”, vale a dire la possibilità di salire in quota prima dell’apertura degli impianti, godendosi i colori dell’alba, il panorama e il piacere indescrivibile di pennellare le curve sulla pista appena preparata, prima che arrivino tutti gli altri sciatori. Sensazioni uniche che i veri appassionati di montagna sanno apprezzare e per le quali vale la pena mettere la sveglia almeno un giorno durante una vacanza. Queste sciate di buon’ora sono possibili a Zermatt, Aletsch Arena, Vervier, Crans-Montana e Morgins. Infine, i buongustai possono godere l’esperienza di pranzi insoliti, in luoghi fuori dal comunie. Non è un caso che questo cantone sia quello con il maggior numero di prodotti DOP/AOP (“Denominazione di origine protetta”) e IGP (“Indicazione Geografica Protetta”), ben 8 su 36, di tutta la Svizzera. Oltre alla Raclette, ricordiamo il pane di segale, la carne secca e, tra i superalcolici, la profumata Abricotine e l’acquavite di pera, che cela tutta la finezza della varietà Williams. E a proprosito di insolito, per esempio, si può gustare una saporita fonduta di formaggio a bordo di cabinovie che permettono di ammirare il paesaggio montano (Aletsch Arena, Grächen, Saas-Fee, Zermatt). E ancora, cena in un vero igloo a 2727 metri, tra le montagne di Zermatt, raggiungibile con una camminata notturna per godere lo spettacolo del cielo stellato. Altro genere di igloo, di metallo e vetro, è quello che sorge sul punto più alto del comprensorio sciistico delle 4Vallées, la cima del Mont Fort: a 3330 metri si gode di un panorama mozzafiato su più di 100 vette alpine, tra cui Cervino, Monte Bianco, Jungfrau e Weisshorn. Qui viene servita la fondue più alta d’Europa! Prima di far ritorno a valle in funivia o, per i più temerari, affrontando con gli sci il muro di dossi della mitica pista del Mont Fort, bisogna assolutamente provare la specialità della casa: lo Swiss Rock Café, bevanda calda a base di Abricotine dolce, zucchero di canna, caffè espresso e crema chantilly. Rimanendo nello stesso comprensorio, dopo aver affrontato la celebre discesa Gentianes-Tortin, si può puntare al Tepee di Siviez. Di tutt’altro genere lo Chetzeron di Crans-Montana, vecchia stazione di arrivo degli impianti di risalita, abbandonata per anni, situata a 2112 metri e raggiungibile a piedi o con gli sci: una geniale opera di ristrutturazione la ha trasformata in un albergo. A chi sogna di scoprire i segreti dei migliori ristoranti di Zermatt, che vanta il maggior numero di stellati di tutte le Alpi, c’è poi il “Kitchen Around”: gli chef della località all’ombra del Cervino aprono le porte delle loro cucine e invitano a vivere un’esperienza gastronomica esclusiva. Passando da un ristorante all’altro, si scoprono i segreti di cucine blasonate preparate davanti agli occhi dei commensali, sempre ben distanziati. Insomma, oltre le difficoltà del momento, la montagna si prepara ad offrire un inverno gradevole e rigenerante.
Foto fornite da MANpress – ©Valais/Wallis Promotion