Una destinazione insolita ed economica per trascorrere le vacanze di fine anno.
Se si cerca un Natale diverso con un’atmosfera veramente invernale, se si vogliono trascorrere delle vacanze di fine anno originali e davvero a buon prezzo, Sofia può essere la scelta giusta. Situata a 560 metri sul livello del mare, ma con alle spalle il massiccio montuoso del Vitosha che con la vetta più alta supera i 2200 metri di quota, la Capitale Bulgara respira aria di montagna, pur mantenendo tutte le caratteristiche di una piccola metropoli. La città conta quasi un milione e trecentomila abitanti, ma è in grande sviluppo: viene giudicata come una delle capitali europee più dinamiche, più giovane e più ricca di prospettive per il futuro.
Pur facendo parte dell’Unione Europea, la Bulgaria è ancora fuori dalla eurozona e la sua moneta, il “Lev” mantiene un tasso di cambio fisso con l’euro a 1,9558. Per noi è molto conveniente e ce ne accorgiamo subito quando all’aeroporto acquistiamo un biglietto della metro che ci porta rapidamente al centro con solo 1,60 leva: appena 80 centesimi di euro. Insomma, tutto o quasi alle nostre tasche costa la metà, compresi alberghi, taxi e ristoranti. Fanno eccezione i prodotti di lusso o delle multinazionali dell’abbigliamento che mantengono più o meno lo stesso prezzo in tutti i paesi europei. Natale a Sofia può essere davvero gradevole, se non si teme il freddo, perché il clima di solito è rigido.
Gli hotel e i locali sono ben riscaldati, talora fin troppo, mentre all’aperto è bene equipaggiarsi con piumini, sciarpe e cappelli, perché spesso la temperatura può scendere di diversi gradi sotto lo zero. In questa stagione, le nevicate sono frequenti e durature, ma la città è ben attrezzata a far fronte a questi eventi atmosferici. Le giornate sono corte e, all’imbrunire, i parchi e i monumenti con la neve sono uno sfondo incantevole per pose fotografiche. Come prima meta, è di rigore visitare la grande cattedrale Alexander Nevskji, tra le più imponenti della architettura neobizantina, con 45 metri di altezza e oltre 50 del campanile. Poco distante si trova la piccola ma graziosa chiesa russa di San Nicola, con i suoi tetti spioventi verdi e le cupole a cipolla dorate. Nei giardini che sorgono tutt’intorno a quest’area, c’è ogni giorno un mercatino d’antiquariato dove si possono trovare pezzi interessanti del passato, orologi, macchine fotografiche e cimeli dell’epoca comunista.
Se si vuol conoscere meglio la storia della città e della dinastia reale bulgara, il Museo delle Terme, vicino alla stazione della metro di Serdica, è il luogo ideale, anche per visionare antichi filmati che ripropongono la vita della capitale nei decenni passati. Oggi la Bulgaria è una Repubblica, ma l’ex zar Simeone II, che nell’aristocrazia europea conserva il titolo di altezza reale, vi soggiorna abitualmente ed è stato anche primo ministro dal 2001 al 2005. I resti dell’antica Serdica, la città preromana dei Traci, sono ben visibili nei sotterranei della omonima stazione della metro al centro dell’urbe. Tra i ruderi, si possono osservare le tubature in terracotta che convogliavano l’acqua calda tra le mura domestiche, primo esempio di teleriscaldamento.
Proprio accanto al Museo delle Terme sgorga ancora oggi una sorgente calda dove molti si recano a raccogliere quest’acqua minerale dalle proprietà benefiche. A pochi metri si trova la Moschea Banya Bashi, di fronte alla quale sorge un mercato coperto in stile liberty, assolutamente da visitare per apprezzare la pulizia interna e la varietà di prodotti anche alimentari esposti. All’interno, con pochi Leva si possono gustare piatti della cucina bulgara preparati al momento. Dietro il mercato, sorge la Sinagoga e poco distante ancora, tornando verso l’isola pedonale del Boulevard Vitosha, troviamo la Cattedrale Cattolica di San Giuseppe, di fronte alla quale si erge l’alta colonna sormontata dalla statua di Sofia, realizzata dallo scultore Georgi Chapkanov per il nuovo millennio. Come si può constatare i luoghi di culto delle varie confessioni convivono pacificamente a poche decine di metri l’uno dagli altri: un esempio di civile tolleranza reciproca.
Per mangiare, la città offre un infinità di locali, piccoli e grandi. Esistono poi alcune catene di ristoranti molto apprezzate dai turisti: da provare “Happy”, che si trova proprio davanti alla bella chiesa ortodossa di Sveti Nedelia (Santa Domenica), dove si possono ordinare piatti di ogni tipo della cucina bulgara, internazionale, cinese e giapponese. “Happy” ha punti vendita in varie parti della città e della Bulgaria: sono tutti aperti dalla mattina presto fino alla sera tardi, per la colazione, un caffè, un aperitivo, un pranzo o una cena. Un’altra catena, ideale per gustare il pesce è “Capitan Cook”, come pure “Sasa”, specializzata in piatti asiatici. Non mancano anche ristoranti caratteristici tipicamente bulgari, con piatti tradizionali e musica dal vivo. I vini sono eccellenti. Frequenti sono anche le pizzerie e le trattorie gestite da italiani, perché a Sofia vivono diecimila nostri connazionali. La città è sede di diversi centri commerciali.
Il più facile da raggiungere è il “Paradise”, al quale si accede direttamente dalla stazione della metropolitana Vitosha, che è capolinea sud della linea blu M2. Scendendo due fermate prima, alla “European Union” si trova un altro centro commerciale poco distante dal Palazzo della Cultura che ospita concerti, mostre e convegni ogni settimana dell’anno. Nella stessa zona, troviamo il Museo dei Minerali, giudicato uno dei più importanti al mondo su questa tema. All’interno si possono ammirare cristalli giganteschi, minerali e pietre preziose di ogni parte del pianeta. Sofia ha grandi parchi: con la neve, acquistano un fascino particolare che incanta gli appassionati di fotografia.
Molto bello è il teatro Ivan Vazov (poeta, romanziere e drammaturgo: un patriarca della letteratura bulgara). Progettato da due architetti viennesi, due volte danneggiato e poi ricostruito, è un gradevole e gentile esempio di stile neoclassico. Natale a Sofia può essere anche l’occasione per vivere da vicino la mistica atmosfera delle cerimonie ortodosse quando la liturgia si arricchisce di stupendi cori tra icone, candele e incenso. Di fronte all’ex Palazzo Reale, oggi sede della Galleria Nazionale, viene allestito ogni anno il Marcatino di Natale, denominato alla tedesca “Weihnachtmarkt”.
Vi si possono acquistare giocattoli, decorazioni, dolci, salsicciotti di ogni tipo e l’immancabile vino caldo e speziato, tipico di ogni mercatino natalizio che si rispetti. Se il viaggio non è proprio “mordi e fuggi” dedicate una giornata al Monastero di Rila e alla Chiesa di Boyana: tutti gli alberghi forniscono informazioni e gite organizzate per queste escursioni. Se poi amate lo sci o lo snowbord, sul vicino Monte Vitosha ci sono impianti raggiungibili in poco più di mezz’ora dal centro della città. Numerosi voli operati da Alitalia, Bulgaria Air e Ryan Air collegano Sofia con le principali città italiane. Da Roma il viaggio dura appena novanta minuti. Prenotando in anticipo, i prezzi sono davvero modesti. Come modesti sono i prezzi degli alberghi, soprattutto se si scelgono leggermente più lontani dalla zona più centrale vicino alla Cattedrale e a Serdica. Insomma, una vacanza di fine anno nella capitale della Bulgaria può essere non solo gradevole ed originale, ma sicuramente economica, dove un Natale bianco è discretamente garantito.