Green Pass e mascherine contro il Covid e sulle piste: casco, assicurazione, prudenza e moderazione.
Nonostante il riacutizzarsi dell’ondata pandemica, la stagione invernale ha registrato un bilancio positivo dall’inizio di dicembre, durante le festività natalizie e di fine anno. Finalmente gli sciatori sono tornati sulle piste dopo due stagioni di assenza e di grandi difficoltà. Tutti si augurano che si possa procedere così fino alla primavera, anche se molte sono state le cancellazioni nelle sttrutture alberghiere. Il nemico numero uno è ancora il Covid nelle sue mutazioni e varianti. Vaccinazioni, Green Pass, mascherine ffp2 e distanziamento sono le uniche armi che abbiamo per proteggerci dal contagio o dalla malattia grave nel caso che il virus riesca a superare le nostre barriere. Tutti i comprensori sciistici hanno adottato misure per prevenire la diffusione dell’infezione a partire dagli skipass legati al Green Pass, all’obbligo delle mascherine e del distanziamento sugli impianti di risalita. Oltre alle disposizioni in materia sanitaria, dal 1° gennaio è in vigore un nuovo decreto che punta ad aumentare la sicurezza di chi pratica le diverse discipline sportive invernali in Italia. Tra i vari aspetti regolati dalla norma, ce ne sono tre che riguardano tutti gli sciatori. Il primo è l’obbligo del casco protettivo innalzato dai 14 ai 18 anni di età. Questo significa che tutti i minorenni sono obbligati ad indossare il casco per praticare lo sci alpino, lo snowboard, il freestyle, il telemark e lo slittino: misure che contribuiscono ad aumentare la sicurezza di chi fa sport sulla neve. “L’innalzamento dell’obbligo di indossare il casco a 18 anni è sicuramente un passo in questa direzione, anche se oramai la maggioranza assoluta degli sciatori di tutte le età fanno regolare uso di protezione per il capo“, questo il commento di Andy Varallo, Presidente di Dolomiti Superski, la destinazione sciistica più grande del mondo, situata a cavallo tra le province di Trento, Bolzano e Belluno. Va da sé che il casco deve essere regolarmente omologato secondo le norme europee. La seconda disposizione stabilisce che chi pratica sport invernali deve essere in possesso di una polizza assicurativa per responsabilità civile contro terzi. La maggior parte delle polizze di questo tipo, anche familiare, prevede la copertura specifica per lo sci alpino. È in ogni caso consigliabile verificare presso la propria compagnia assicurativa che sia effettivamente così. I gestori di zone sciistiche hanno l’obbligo di proporre la stipula di tali contratti assicurativi all’atto della vendita degli skipass. Da quasi 15 anni, Dolomiti Superski fa esattamente questo. In Provincia di Trento, da anni era già obbligatorio proporre l’assicurazione, mentre nelle altre zone era comunque possibile richiederla in cassa skipass. Sul sito internet dolomitisuperski.com esiste una sezione dedicata alla partnership con GBC Montagna con il suo prodotto “Snowcare” dove gli utenti trovano diverse soluzioni per sciare in sicurezza. E’ poi compito delle autorità competenti procedere alle verifiche circa il possesso della relativa polizza da parte degli sciatori, in particolare saranno le forze dell’ordine a verificare in caso di incidenti in pista. Terza regola: è vietato sciare o praticare sport invernali in stato di ebbrezza per bevande alcoliche o sostanze tossicologiche. Dato che la norma non indica il limite del tasso alcolemico che sancisce lo stato di ebbrezza, è probabile che in caso di infrazione si proceda per analogia, applicando le norme del Codice della Strada, che in Italia prevede un limite di 0,5 mg di alcol per litro di sangue. Questo è quanto ha dichiarato il Giudice del Tribunale di Bolzano, Dott. Carlo Busato, in un’intervista al quotidiano Alto Adige ai primi di dicembre. Le forze dell’ordine possono fare verifiche sul posto se hanno fondati sospetti che una persona possa contravvenire alla norma in questo senso, applicando le modalità di controllo previste dalla normativa. L’eventuale superamento del limite consentito, implica una sanzione amministrativa, mentre, a differenza dal Codice della Strada, l’aspetto penale non è contemplato per gli sport invernali. Insomma, occorre evitare di sciare dopo aver alzato troppo il gomito e fare molta attenzione al grappino o al bombardino. Infine un consiglio per tutti: imparare e aggiornare la tecnica con i maestri di sci e non andare mai oltre le proprie capacità: lo sci deve essere un sano divertimento, senza pericoli per nessuno.
Foto: Dolomiti Superski