Un cartellone molto vario quello del Teatro Vittoria, nel cuore del quartiere Testaccio a Roma, che si conferma uno dei palcoscenici più interessanti della Capitale. Da oltre trent’anni, come testimonia l’ennesima ripresa del celebre e ancor oggi divertentissimo spettacolo Rumori fuori scena, la Compagnia Attori&Tecnici porta in scena buonumore e impegno, novità e classici, mostri sacri e giovani talenti alternandoli con attento equilibrio.
Così a Mi chiamo Giovanni, dal romanzo di Luigi Garlando che rievoca la figura di Giovanni Falcone fa da contraltare Era d’ottobre in cui Paolo Mieli , celebre giornalista e storico, rievoca gli avvenimenti della Rivoluzione russa
che ha cambiato il mondo; all’intrattenimento puro e all’umorismo di Max Paiella in Tutto esaurito risponde l’impegno di Maria Rosaria Omaggio nel rievocare la figura della grande giornalista Oriana Fallaci; all’insolito horror teatrale Non avere paura è solo uno spettacolo che si prevede inchioderà alla poltrona i rabbrividenti spettatori replica Tramp Blues- L’età del caos in cui il giornalista Federico Rampini, accompagnato dal figlio Jacopo, analizza da profondo conoscitore degli USA i motivi dell’ascesa di Trump al vertice della Casa Bianca. Fino all’11 febbraio tocca alla divertente commedia La cena perfetta di Sergio Pierattini con Daniela Marozzi , Blas Roca Rey Ariele Vincenti , Monica Rogledi e la partecipazione di Ninì Salerno, prodotto da La Contrada teatro Stabile di Trieste. La storia di uno scalcinato ristorante nell’estrema e degradata banlieue parigina e dei personaggi che faticosamente ma con poco successo tentano di portarlo avanti cela , fra le righe, una critica ironica all’ attuale esasperazione del mito gastronomico, al protagonismo degli chef diventati star, all’ossessiva ricerca di proporre piatti nuovi ed esclusivi, alla necessità di avere ristoranti firmati dai migliori interior designer e all’egemonia e potenza dei critici gastronomici in grado di decretare l’ascesa o la caduta di un ristorante. E’ proprio al giudizio di un esperto della Guida Michelin si affida per evitare un fallimento ormai prossimo il Girgenti , il cui proprietario molto affezionato a Bacco e ostinato nel proporre la cucina della sua terra lontana senza badare a spese pur di aggiudicarsi, a caro prezzo, i migliori prodotti della Trinacria. In costante conflitto con la chef e socia Lucia che, toscana, punterebbe sulle ricette della sua regione. Grazie alla soffiata di un amico il gruppo di cui fa parte oltre alla lamentosa e incinta moglie del proprietario anche un imprevedibile e approssimativo cameriere rumeno spera di aggiudicarsi l’agognata stella che li salverebbe dalla chiusura. L’’ispettore arriva in incognito e si rivela un uomo tormentato proprio dal suo ruolo di giudice gastronomico essendo arrivato a detestare la cucina e in particolare gli snobismi ad essa collegati. Sembra apprezzare il locale e una speranza si apre ma….non tutto va come i protagonisti sperano. Anzi. Ma il finale, a sorpresa, non lo riveliamo. Due ore di divertimento, proprio quello che ci vuole oggi.
Foto di copertina : Roma Teatro Vttoria “La cena perfetta” Foto Sollima