Nel 2018, il varo della nave gemella, ricostruita da un magnate australiano, per celebrare la Bélle Epoque. Viaggio inaugurale con prezzi da capogiro per superricchi… non superstiziosi.
Tornerà a solcare i mari, con due anni di ritardo rispetto al previsto, la copia esatta del celebre transatlantico Titanic, affondato tragicamente nella notte tra il 14 e il 15 aprile del lontano 1912, durante il suo viaggio inaugurale. Si realizzerà così il sogno del miliardario australiano Clive Palmer, che ha investito energie e parecchio denaro per far ricostruire nei minimi dettagli la nave, dotandola tuttavia delle più moderne tecnologie che possono garantire una navigazione sicura. Titanic II avrà grossomodo le stesse dimensioni della gemella originale: lo scafo sarà lungo 270 metri e stazzerà 65mila tonnellate. A differenza del Titanic che colò a picco, trascinando nelle acque gelide millecinquecento esseri umani, i progettisti moderni hanno dotato la nuova unità di un numero superiore di scialuppe di salvataggio, in grado di poter accogliere tutti i 2.700 passeggeri che saranno a bordo. Nel naufragio del secolo scorso, si salvarono solo 700 persone sugli oltre 2.200 passeggeri che erano imbarcati, proprio a causa dell’esiguo numero di scialuppe e della imperizia del personale di bordo che si trovò impreparato e sgomento di fronte all’improvviso e inimmaginabile disastro.
Nell’epoca in cui fu costruita, il Titanic era ritenuta a torto una nave inaffondabile. La navigazione non disponeva di strumentazioni adeguate per affrontare le insidie degli oceani, della nebbia, dei mari ghiacciati. Non esisteva ancora il radar che avrebbe allertato chi era al comando: con tutta probabilità, si sarebbe evitato il fatale impatto con l’iceberg che lacerò il fianco in parte sommerso dello scafo, provocandone il rapido inabissamento. Mentre il Titanic originale venne realizzato nei cantieri di Belfast nell’Irlanda del Nord, Titanic II è in costruzione in Cina, nei cantieri Jinling, per un costo complessivo di 390 milioni di Euro: neanche tanto, rispetto al costo delle grandi navi da crociera dei nostri giorni. Il varo era previsto per il 2016, ma per diversi motivi è stato spostato al 2018. In un primo tempo, il magnate australiano e la società armatrice, la Blue Star Line, avevano immaginato di far compiere alla nuova nave lo stesso viaggio inaugurale da Southampton a New York. Tuttavia, dal momento che Titanic II prenderà il mare nelle acque territoriali cinesi, la prima rotta sarà da Jinling a Dubai. Forse per motivi scaramantici, forse perché quell’area di mondo presenta prospettive di mercato più vantaggiose, o forse perché è davvero il primo tratto di mare che la nave dovrà percorrere, Palmer e l’armatore hanno deciso mettere per il momento da parte la suggestiva idea di far compiere al nuovo Titanic la sciagurata rotta inaugurale, che sicuramente avrebbe richiamato l’attenzione dei media di tutto il mondo, ma forse raccolto meno viaggiatori e molti scongiuri. In ogni caso , il varo del Titanic II sarà davvero un evento senza precedenti: con la nuova nave rivivranno i fasti, le memorie, le emozioni, gli interrogativi di quel tempo.
L’idea di Palmar è stata geniale e da un punto di vista d’imprenditoria turistica ha tutte le carte in regola per essere un successo: oltre all’interesse e la curiosità talora morbosa legati al mistero e al dramma dello storico evento, c’è l’intento di far rivivere il fascino della Belle Epoque e del primo Novecento. Per ricreare quell’atmosfera, tutti i passeggeri dovrebbero indossare abiti di quell’epoca. Nel progetto originale presentato a New York nel 2013, il miliardario australiano aveva ipotizzato la struttura della nave con le tre classi rigidamente separate, come era nell’uso del tempo. Questo ha suscitato non poche critiche, soprattutto dai discendenti delle vittime, che hanno accusato Palmer di insensibilità per quanto avvenne in quella tragica notte, quando a molti passeggeri della terza classe fu impedito di salire ai ponti superiori e furono lasciati inabissare con la nave. Probabilmente le polemiche saranno presto superate, dal momento che qualunque sistemazione si scelga il costo del biglietto sarà comunque molto elevato. Una cosa è certa: per immaginarsi come Leonardo di Caprio o Kate Winslet, protagonisti del Titanic cinematografico, per soggiornare nel salone delle feste, salire le scale, o consumare un sigaro nel celebre fumoir della resuscitata nave, bisognerà sborsare per ogni viaggio una cifra che, secondo le indiscrezioni, potrebbe arrivare fino a un milione di dollari per una suite di prima classe. Titanic II non sarà infatti una delle tante navi da crociera che possono trasportare fino a cinquemila passeggeri e anche oltre. Gli organizzatori di questo business marittimo hanno pensato più alla qualità dell’offerta che alla quantità della domanda e sono certi che pescando nel target dell’extralusso si potranno intercettare migliaia di clienti disposti a spendere qualunque cifra pur di entrare in un sogno… pur con i dovuti scongiuri.