Sulla riviera romagnola, si è registrato un calo del 55% delle presenze russe. Lo ha dichiarato la Presidente dell’Associazione Albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis, in un’intervista rilasciata al sito di informazione russo “Sputnik Italia”. Questo tratto di costa adriatica con lunghe spiagge, grande tradizione turistica ed eccezionale rapporto qualità-prezzo è sempre stato apprezzato dai turisti russi nei decenni passati. Purtroppo, dopo le sanzioni a Mosca, questo flusso di viaggiatori si è più che dimezzato. Un danno per l’economia della riviera in questione, registrato seppur in diversa misura anche in altre regioni d’Italia. “Dopo anni di investimenti – dichiara la Rinaldis – con tanto di programmi “russian friendly” e corsi di lingua russa per gli operatori, Rimini perde gran parte di questi turisti, che solo 3 anni fa sorpassavano i tedeschi in percentuale di presenze”. Le previsioni per la stagione estiva 2016 non sono positive: l’Associazione Albergatori della riviera sta tentando in tutti i modi di riavviare i canali commerciali che si sono interrotti per le tensioni geopolitiche, anche perché il turismo dei russi non si concentrava solo nei mesi estivi, ma si estendeva agli altri periodi dell’anno. Se a questi dati negativi si aggiunge la generale diminuzione della capacità media di spesa di tutti i turisti, italiani e non, il quadro non è incoraggiante. Del resto, conclude la Rinaldis, non è neanche pensabile di poter contrarre i prezzi al di sotto di quel limite oltre il quale non è più possibile garantire un utile per gli investitori e la qualità dell’offerta. Gli operatori della Riviera Romagnola stanno già guardando alle strategie commerciali del 2017, nella speranza che un alleggerimento delle tensioni internazionali possa favorire il ritorno dei turisti russi ai livelli degli anni passati.