Con l’arrivo dell’autunno le luci si accendono e i sipari si aprono sui palcoscenici romani.
L’offerta è ampia. Anche troppo. Va dagli spazi teatrali di lunga tradizione, vedi Teatro Eliseo, Teatro Quirino, Teatro di Roma, agli spazi dell’innovazione , vedi Ambra Jovinelli, Teatro India e tanti altri. Una miriade di spazi alternativi. Per i potenziali spettatori non è facile scegliere fra tante proposte e la delusione è dietro l’angolo. Altrettanto complesso per i teatri seguire una linea di proposte coerente e continuativa, in grado di offrire al pubblico quanto si aspetta e non deluderlo, così da fidelizzarlo. Impresa attualmente assai difficile E’ quanto però ha raggiunto il Teatro Manzoni, in Via Monte Zebio 14 a due passi dalla sede RAI di Viale Mazzini. In oltre venti annidi attività quello che era un vecchio cinema abbandonato è diventato il luogo deputato per trascorrere una serata all ’insegna di un divertimento intelligente e brillante che rifiuta la volgarità. La stagione 2017/18 appena presentata mette in cartellone 9 pièces, quattro di autori italiani e cinque di autori stranieri apprezzati e rappresentati in tutto il mondo che vedranno alternarsi attori di grande professionalità e assai apprezzati dagli spettatori in teatro, cinema e televisione. Da Paola Gasmann a Gianfranco d’Angelo, da Marisa Laurito a Patrizia Pellegrini, da Diego Ruiz a Sandra Milo. Debutto il 28 settembre con Paolo Triestino e Nicola Pistoia ne “La cena dei Cretini” di Francis Veber un’arguta e vivace commedia da cui è stato tratto un film di grande successo. E’la storia di un gruppo di amici parigini che per combattere la noia organizza ogni mercoledì una cena dove ogni partecipante dovrà arrivare accompagnato da un cretino: chi porta il migliore sarà il vincente. Ironia, sovvertimento dei luoghi comuni e tanto divertimento non superficiale. Humor e sentimento dal 23 novembre con Pietro Longhi e Rita Forte interpreti di “Lilly, la vagabonda”,sarà la cagnolina impersonata dalla Forte a far riapprezzare i valori del quotidiano alla coppia in crisi. In febbraio tocca a “Una moglie da rubare”scritta dalla grande penna di Iaia Fiastri . Alla verve di Patrizia Pellegrino e alla simpatia di Stefano Masciarelli il compito di condurre una serie di colpi di scena e situazioni buffe che coinvolgeranno la platea. Fra le altre proposte torna,dopo i vari recenti successi, il teatro tutto al femminile con “Quattro donne e una canaglia” in cui Gianfranco d’Angelo dovrà destreggiarsi nel gestire ex mogli, ex amanti a amanti in carica, interpretate da Barbara Bouchet, Corinne Clery, Marisa Laurito, che rivendicano il loro ruolo. Ritorno di Sandra Milo con Gino Rivieccio dal 1 marzo in “Mamma…ieri mi sposo” di Clive Exton autore inglese di grande successo . Un figlio cinquantenne, vittima di una madre ossessiva, non riesce a confessare il proprio matrimonio alla genitrice e neppure di mettere al corrente la moglie di non averlo fatto. Di qui equivoci e situazioni comiche a non finire. Gran finale dal 24 maggio con “Tutte a casa”, Con Paola Gassman, Paola Tiziana Cruciani , commedia italiana ambientata ai tempi della grande guerra che pone l’accento in modo divertente sugli albori mondo del lavoro al femminile quando gli uomini erano al fronte. Molto variate le proposte ma unite da in fil rouge: far tornare a casa gli spettatori divertiti e sereni il che , con i tempi che corrono, non è cosa da poco. Che il Manzoni ci riesca è confermato dalla fila per rinnovare l’abbonamento.