Conclusa la più grande rassegna internazionale dell’artigianato a Fiera Milano Rho.
Presso lo stand “Calabria” i visitatori hanno potuto godere di un meraviglioso percorso nelle più svariate eccellenze di questa regione in una girandola di vetrine e laboratori animati da armonie di musiche popolari e imperdibili eventi di show cooking. Con un programma ricco di attrazioni e una nutrita schiera di artigiani la Calabria ha confermato la sua presenza alla 21esima edizione di Artigiano in Fiera, il villaggio globale delle arti e dei mestieri insieme a oltre 3.000 espositori in rappresentanza di oltre 110 Paesi. Prodotti unici, autentici e originali. Le tradizioni calabresi che hanno conquistato la scena internazionale anche grazie alla collaborazione con Amazon protagoniste della manifestazione mettendo in luce tecniche di innovazione tecnologica e giovani talenti che decidono di impegnarsi nell’artigianalità. La mostra ha contribuito a far respirare l’atmosfera, la passione la bellezza del legame delle produzioni con il territorio e alle tradizioni.
Tra gli artigiani vogliamo citarne alcuni e soprattutto le loro peculiarità: Maria Pia Lavorato dell’Associazione Archeologica Lametina, all’opera con ceramiche realizzate sulla base di ricerche morfologiche dei reperti d’epoca medioevale ritrovati negli scavi dei siti lametini, riproducendone colori e tecniche decorative, tra cui le graffite e le ingobbiate policrome già usate in ambiente bizantino.
Francesco Schiavello, puro e giovanissimo talento, con gioielli in argento e bronzo creati utilizzando la pianta del fico d’India e l’alveare, rimodellando le celle dell’arnia su forme e modelli d’incanto. Il suo lavoro artigianale è frutto di uno studio che guarda alla fisica e alla biologia per creare gioielli unici rielaborando il pattern e i materiali che si trovano in natura, legando l’artigianato alla fabbricazione digitale.
A tessere la seta, partendo dalla coltivazione del baco sulle piante, è Miriam Pugliese, che utilizza il prezioso filo per creare gioielli e tessuti, tutti lavorati a mano come 1.000 anni fa, con colori naturali ricavati da piante autoctone come il mallo di noce, il papavero, il sambuco e l’iperico.
Antonella Posella ha regalato al pubblico una dimostrazione della lavorazione dei cesti prodotti manualmente lavorando le canne raccolte lungo le fiumare calabresi e il salice, che viene spellato, tagliato e intrecciato seguendo la tradizione dei cestai di oltre 150 anni fa.
Spettacolare è la lavorazione del maestro mostacciolaio Martino Monardo, che impasta e modella i tipici biscotti al miele riprendendo figure della devozione popolare di oltre 500 anni e della metafora della vita…che a cavallo delle sue creazioni lo ha portato fino al Louvre di Parigi, dove si trova esposto un suo capolavoro: un presepe, creato utilizzando gli stessi ingredienti del mostacciolo bagnato in una resina che lo ha come cristallizzato, immortalato per 400 anni.
La Regione Calabria si è raccontata poi in un viaggio multisensoriale che toccherà i cinque sensi: grazie alla presenza di artigiani doc e cuochi provenienti dai luoghi di tutta la regione, i visitatori potranno apprezzare la cucina autentica e genuina dei corner gastronomici.
A conclusione grande visibilità e un prezioso messaggio: la Regione Calabria è un territorio da scoprire durante tutto l’anno.
Facebook: @calabriasviluppo
Instagram: @calabriasviluppo
Twitter: @calabriasviluppo