Nel bicentenario della prima rappresentazione avvenuta al Teatro Argentina a Roma nel 1816, un Barbiere di Siviglia travolgente ha dato il 29 luglio scorso il via alla rassegna di spettacoli dell’Anfiteatro Festival, in una location esclusiva dal profumo di antico, un’arena scavata nella roccia che risale al III secolo e prevedeva la capienza di 16.000 posti.
Questo è il primo spettacolo della rassegna giunta alla quinta edizione, organizzata dall’Associazione Europa Musica che durerà fino al 15 agosto prossimo con la direzione artistica del maestro Renzo Renzi e che ogni anno si ripete, come un atteso appuntamento da non mancare. Una serie di incontri che vanno dalla lirica, con quest’opera in testa, musica classica, jazz, teatro classico e comico, al tributo di grandi artisti, danza e musical, fino alle serenate e balli popolari, che si alterneranno in un programma fittissimo.
L’entusiasmo del pubblico nel debutto è stato incontenibile ed anche l’artefice, il grande compositore Gioacchino Rossini, si sarebbe complimentato con la compagnia e il regista Gianmaria Romagnoli, che con grande abilità ha diretto questi artisti.
Un tocco maestrale ha rinverdito quest’opera con una nuova energia, senza nulla togliere alla tradizione e alla visione del tempo passato.
I protagonisti, Patrizia Cigna nella vivace Rosina, Domenico Balzani in un energico Figaro, Carlos Natale nel fantasioso Conte d’Almaviva e Marcello Lippi nel burbero don Bartolo, in uno scoppiettante dialogo musicale con l’orchestra diretta dal maestro Claudio Micheli, sotto un cielo di stelle e una luna splendente hanno dato il meglio di sé, facendo pensare che se questo è solo l’inizio ci saranno veramente ancora tante ore liete da trascorrere in questa cornice fantastica.
Albano Laziale è uno dei comuni più importanti dei Castelli Romani incluso nel Parco Regionale in un’area protetta del Lazio e la cima più elevata è il colle dei Cappuccini, poco sopra l’Anfiteatro romano. Da qui si può ammirare tutta la città sottostante e il mare all’orizzonte, mentre nell’altro versante c’è il lago vulcanico di Castel Gandolfo o di Albano, a cui appartiene in piccola parte. Nell’antico convento l’atmosfera è suggestiva e la chiesa di San Bonaventura, del 1619, voluta da Flaminia Colonna Gonzaga, dove si risposò con Paolo Savelli, duca di Albano, è luogo di culto e di matrimoni dalla paradisiaca tranquillità.
E’ anche però una città avvolta nella leggenda, narrata anche da Virgilio nell’Eneide con il mito che vede Enea ispirato da un sogno ad approdare sulle coste romane, sposarsi con Lavinia e destinato dal fato a provocare la fondazione di Roma, Infatti Ascanio suo figlio, dopo aver fondato Alba Longa elenca tra i suoi discendenti Re Albani, Numitore, padre di Rea Silvia che messa incinta dal dio Marte partorì Romolo e Remo. Dunque, un mito tra storia e leggenda molto articolata, ma che traccia in modo implacabile l’importanza del ruolo di questa antica città.
La cultura ad Albano Laziale è pane quotidiano e con l’estate offre un ventaglio di interessi culturali di diverso tipo, arricchito in contemporanea dal cinema all’aperto ad ingresso libero nella grande piazza Pia, sotto il campanile della barocca cattedrale di San Pancrazio Martire: tutte le sere alle 21, quest’anno dal 22 luglio fino al 21 agosto si possono vedere o rivedere recenti film tra i migliori successi della stagione. D’inverno, dal 1991 poi a palazzo Savelli prestigiosi musicisti e orchestre dai ricchi repertori di Albano Musica Festival diffondono musica da camera e sinfonica, operetta, teatro musicale, tango e concerti tematici sulla musica del ‘900. Mentre l’Associazione culturale La Musica presenta con Albano Jazz i sabati di primavera al Teatro Alba Radians e in autunno con gli Amici della Musica il Franz Litsz Festival. Ottime occasioni per conoscere questa città tutta da scoprire tra cultura, storia e natura.
www.comune.albanolaziale.rm.it
