In occasione della Pasqua, la Regione Calabria propone il progetto Itinerari Religiosi con lo scopo di far conoscere ai visitatori il patrimonio artistico, storico e culturale di questa terra. La Calabria da secoli rappresenta un punto di incontro di culture e dominazioni diverse che hanno caratterizzato la lingua, le tradizioni e i culti di ogni singolo paese.
Le manifestazioni religiose che animano la Settimana Santa rappresentano un’occasione per assaporare questa zona dell’Italia e scegliere tra due possibili itinerari: la Riviera dei Gelsomini e la Riviera dei Cedriscoprendo.
Percorrendo la Riviera dei Gelsomini, scendendo da Nord verso la punta meridionale della Calabria, si incontra il borgo di Monasterace, che ha origine dal greco e significa “piccolo monastero”. Le manifestazioni iniziano il Giovedì Santo con la celebrazione dell’ultima cena presso la chiesa matrice di Monasterace Superiore. Si prosegue la sera del Venerdì Santo con la processione per le vie del paese con Maria Addolorata, San Giovanni e il Cristo Morto. Infine la Domenica di Pasqua si assiste alla cunfrunti ovvero all’incontro tra Cristo Risorto con sua madre Maria.
Proseguendo si trova il Comune di Bivongi, importante centro di storia e cultura bizantina in cui è ancora vivo il culto ortodosso.
Nell’entroterra collinare si segnalano i borghi medievali di Stilo, Caulonia e Gerace. A Caulonia la Settimana Santa si apre con la cosiddetta “Bussata”, quando i credenti si recano davanti all’ingresso della chiesa Matrice per essere accolti in preghiera nel luogo Sacro e adorare Gesù Sacramento. Tra il mercoledì e il giovedì prendono il via i cortei delle due confraternite che percorrono il perimetro della chiesa. Il sabato si assiste alla processione del “Caracolu” durante la quale si simula una sorta di danza con otto statue portate per le strade del paese che, una volta raggiunta la piazza principale, si chiudono in una spirale.
L’itinerario della Riviera dei Cedri è caratterizzato dai riti pasquali della cosiddetta “Affruntata” (Affrontata), che consiste nel portare in solenne processione le statue di Gesù, di San Giovanni e della Madonna. A Bagnara Calabra le tre statue sfilano seguendo percorsi diversi, per poi incrociarsi trovandosi lungo l’una di fonte all’altra sulla stessa strada. Da qui il termine “Affruntata” che indica il momento dell’incontro della Madonna con il figlio.
Anche a Reggio Calabria viene celebrata l’Affruntata: le statue vengono avvicinate e riallontanate più volte al fine di riprodurre l’episodio dell’annuncio della Resurrezione di Cristo, comunicata dall’apostolo Giovanni a Maria.
A Vattienti di Nocera Terinese, paese al confine tra le province di Cosenza e di Catanzaro, la sera del Venerdì Santo e il Sabato Santo si svolge il rito dei Vattienti. che trae origine dall’autoflagellazione, diffusa a partire dal Medioevo, con la funzione di penitenza e di espiazione dei peccati.
I riti religiosi e quelli delle antiche tradizioni legate alla Settimana Santa, si accompagnano anche a feste popolari ricche di cibi e dolci tipici della Pasqua calabrese. Sono tante le prelibatezze che si possono assaggiare e gustare in questo periodo: il morzello con la pitta, preparato con le interiora, fegato cuore reni dell’agnello; la grande varietà di dolci: come i mostaccioli, i “Cuculi” che rappresentano nella forma il corpo di Cristo avvolto nel sudario, i “Ciciriati”, che appartengono alla tradizione arbereshe e il “Cuzzupe”.
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