“Palcoscenico Frascati”, la manifestazione che si svolgerà il primo fine settimana di novembre è l’occasione giusta per “mettere in scena” i molti talenti: gastronomici, vinicoli e culturali della cittadina a soli 20 km a sud-est di Roma e celebre nel mondo per il suo vino bianco.
Quel Frascati Doc originato da vitigni a bacca bianca e composto almeno al 70 % da Malvasia del Lazio (Malvasia puntinata) unita a vitigni come il Bellone, il Bombino, il Trebbiano ecc. e tutelato dal Consorzio Denominazioni Vini Frascati, nato per favorire un contatto diretto fra imprenditori vinicoli , cantine e curiosi, appassionati e professionisti del mondo del vino. Ma se il disciplinare del Frascati è stato riconosciuto nel 1966 già Enea e suo figlio Ascanio avevano piantato vitigni del Lazio consacrandoli a Giove. Saranno poi i Romani a sviluppare l’arte della viticoltura e già nel 200 a.C. la produzione, distribuita su ottimi terreni collinari di origine vulcanica, non copriva la richiesta. Forse per questo, oltre che per l’amenità paesistica dei luoghi, molti autorevoli e potenti romani, come Catone e Cicerone, si fecero costruire ville nella zona del Tuscolo, oggi interessante area archeologica. Con la fine dell’Impero romano toccherà ai Monasteri delle Abbazie tenere vive le vigne introducendo nuove tecniche ed potenziando la produzione. L’età d’oro tornerà nel XVI secolo quando le grandi famiglie romane si faranno costruire sontuose residenze negli stessi luoghi, fra Grottaferrata, Monte Porzio Catone e Frascati. Di queste Ville Tuscolane ne restano dieci, in parte visitabili (per informazioni vedi il sito dell’Istituto regionale per le Ville Tuscolane www.irvit.it). Fra queste l’imponente Villa Aldobrandini, sulla piazza principale di Frascati, una delle residenze più belle d’Europa commissionata a Giacomo della Porta dal Cardinale Pietro o Villa Falconieri risultato della genialità di Borromini e Antonio da Sangallo o Villa Arrigoni Muti costruita sui resti del tempio della dea Fortuna e della reggia di Tarquinio il Superbo.
Storia e bellezza quindi ma anche gusto a cui Palcoscenico Frascati darà ruolo di primo attore. Nelle sale delle Mura del Valadier gli spazi dedicati alle Cantine: Almavini-Casata Mergè – Azienda Agricola L’Olivella – Azienda Agricola Valle Vermiglia – Azienda Agricola Villa Simone di Costantini Piero – Cantine Conte Zandotti – Casale Marchese – Casale Vallechiesa – Società Agricola Gabriele Magno – Terre dei Pallavicini. Occasione per assaporare la loro produzione arricchita da degustazioni guidate dal giornalista Fabio Turchetti, show cooking, incontri culturali e presentazione di libri legati al territorio e all’enogastronomia. Al pasticcere Oreste Molinari il compito di ricordare i prodotti locali, con particolare evidenza la storica Pupazza Frascatana, caratteristico dolce a forma di donna con tre seni, dei quali, secondo la leggenda, quello centrale forniva il vino. Ampio spazio anche alla cultura, con intrattenimenti poetici e musica a cura dell’Associazione “di Terra e di Parole”.