Un’interessante rassegna sugli uomini preistorici che abitarono le Alpi
Sciatori e turisti che in questi giorni frequentano il comprensorio di Cortina d’Ampezzo non si aspettano di trovare una sorpresa all’interno della stazione a monte della funivia del Lagazuoi, sul passo del Falzarego. A 2778 metri di altitudine, oltre al meraviglioso balcone nel cuore delle montagne più belle del mondo è stato allestito un singolare spazio espositivo: è il Lagazuoi Expo Dolomiti, una delle gallerie più alte in quota che, come ha rilevato il presidente del Consorzio Cortina Delicius, Stefano Illing, intende offrire ai visitatori un luogo dove allargare l’orizzonte delle nostre conoscenze. In quattro sale, situate su tre piani dell’impianto, è stata inaugurata un’eccezionale rassegna di archeologia dal titolo “Ötzi & Valmo – Quando gli uomini incontrarono le Alpi”.
I ritrovamenti più rilevanti dei primi abitanti di queste montagne, ossia Ötzi, l’uomo del Similaun e Valmo, l’uomo di Mondeval, sono in mostra per raccontare la vita dell’uomo preistorico nell’ambiente alpino. L’esposizione ripercorre i 2700 anni che separano la vicenda dei due protagonisti: Ötzi, vissuto 5300 anni fa in val Senales, la cui mummia ritrovata sul ghiacciaio ci ha fornito informazioni eccezionali sull’Età del Rame; e Valmo, l’uomo di Mondeval, vissuto 8000 anni fa vicino al passo Giau, la cui scoperta ha permesso di conoscere la vita di un cacciatore mesolitico sulle Dolomiti.
Come è noto, la mummia del Similaun trovò la morte in quota probabilmente per mano di un rivale, come rivelano analisi scientifiche; mentre lo scheletro di Mondeval è ciò che resta di una antichissima sepoltura. La rassegna vuole richiamare l’attenzione sulla storia dei cambiamenti climatici che hanno permesso la colonizzazione delle Alpi e condizionato lo stile di vita degli abitanti. Per esempio, per fabbricare i propri utensili Valmo usava la selce, mentre Ötzi usava anche il rame. Valmo e Ötzi dovevano affrontare il freddo della montagna, procurarsi il cibo e difendere il loro gruppo. Un interessante video ricostruisce i momenti della loro esistenza e le difficoltà che questi esseri umani dovevano superare per la sopravvivenza.
Nelle sale, sono esposti anche oggetti ed utensili; vi è la ricostruzione della sepoltura di Valmo e una impressionante statua di cera di Ötzi, realizzata sulla base di approfonditi studi anatomici effettuati sulla mummia. Con le stesse tecniche è stata anche ricostruita l’immagine dell’uomo di Mondeval. Presenti all’inaugurazione, oltre a Stefano Illing: l’assessore al Turismo e all’Ambiente del Comune di Cortina d’Ampezzo Valerio Giacobbi; il presidente di Lagazuoi Spa Marcello Menardi Demai; molti giornalisti GIS (Giornalisti Italiani Sciatori) con il loro presidente Francesco Marino e Diego Battiston, curatore della mostra di archeologia in corso a Lagazuoi EXPO Dolomiti fino al 2 aprile.
La mostra è la prima di tante iniziative in programma: si apre sul “tetto” delle Dolomiti una stagione di eventi, d’inverno come d’estate, con momenti di approfondimento, esposizioni temporanee e progetti in collaborazione con altre località e realtà legate alla montagna. Una serie di iniziative in grado di offrire uno sguardo nuovo sull’uomo e il suo rapporto con la natura, in un’ottica trasversale tra attualità e ricerca scientifica, artistica e storica. Lagazuoi EXPO Dolomiti è un progetto innovativo anche dal punto di vista architettonico: la struttura nasce dal rinnovamento di un magazzino, trasformandone però completamente la funzione. Grazie al riscaldamento a pavimento con pannelli solari e all’accumulatore di calore è completamente autosufficiente sul piano energetico. Rampe e ascensore garantiscono la completa accessibilità di ogni area, eliminando barriere architettoniche. Lagazuoi EXPO Dolomiti si integra armoniosamente con il paesaggio, in continuità con il vicino rifugio Lagazuoi.
Oltre alle sale espositive, il complesso dispone anche di una sala congressuale, una lobby, coffee bar e terrazza panoramica. Il tutto si raggiunge in soli tre minuti dalla stazione a valle della funivia omonima dal passo Falzarego. Per ogni informazione: www.lagazuoi.it “Lagazuoi EXPO Dolomiti è uno spazio per eventi culturali e convegni a quasi 3.000 metri di quota. Con questo progetto l’intento è di estendere questa visione al di là del panorama, per vedere oltre” ha detto Marcello Menardi Demai. “E’ l’espressione di una visione imprenditoriale focalizzata sul turismo, che punta a raccontare e far vivere la montagna in maniera diversa e innovativa” ha sottolineato Valerio Giacobbi. “E’ una sede ideale per allestire questa mostra dedicata a Ötzi e Valmo, che è il frutto di un lavoro di squadra con Trame di Storia e l’Università di Ferrara, per far conoscere questa antichissima realtà ancora poco nota: la presenza dell’uomo in alta quota» ha spiegato Diego Battiston. “Questo progetto è un’idea brillante per estendere la conoscenza della montagna oltre lo sci e oltre quello che si vede con gli occhi” ha concluso Francesco Marino. Chi sale sul Lagazuoi lo fa di solito per amore della montagna, dello sport e della natura. Visitando questa mostra si prende coscienza anche della storia del nostro pianeta, della variabilità degli equilibri climatici nel corso dei millenni e dello sviluppo incredibile della civiltà della specie umana.