Anche quest’anno, la città di Merano, famosa per la sua vocazione floreale, vuole accogliere la Primavera con arte e cultura. Infatti, con la collaborazione tra vari enti ed associazioni per il Festival della Primavera Meranese, come la Giardineria comunale, l’Associazione Floricoltori Altoatesini e la Scuola professionale per la frutti-viti-orti-floricoltura Laimburg, ha prodotto diverse e bellissime opere di arte topiaria e di land art, che andranno ad adornare Merano nei suoi luoghi più conosciuti. L’arte topiaria o ars topiaria in latino, consiste nel potare alberi e arbusti al fine di dare loro una forma geometrica, diversa da quella naturalmente assunta dalla pianta, per scopi ornamentali. Si formano così siepi formali oppure, partendo da esemplari singoli o piccoli gruppi, soggetti con varie forme, astratte oppure di animali, oggetti, persone. Tra le opere in arte topiaria, ossia l’arte di modellare e far crescere le piante in diverse forme, ricordiamo la figura del Campanile del Duomo di San Nicolò in Via Cassa di Risparmio, con una base decorata con fiori, circondata da foglie ispirate a quelle delle immagini presenti nel libro di Steven Guarnaccia, che sarà presentato il 7 aprile nell’ambito sempre della Primavera Meranese. Queste foglie, la copertina del libro di Guarnaccia e l’ombra del campanile saranno disegnati sull’asfalto con la tecnica del green graffiti, utilizzando cioè una mescola assolutamente biocompatibile di yogurt e cellulosa, nebulizzata attraverso speciali sprayer. La Passeggiata Lungo Passirio ospiterà “La ballerina”, scultura realizzata con il ligustro che simboleggia l’eleganza e la vocazione culturale di Merano e che richiama le quattro danzatrici sul tetto del Kurhaus; “Due colombe in volo”, create dalla Giardineria e dal Cantiere comunale con muschio islandese, alte circa 1,5 metri, e collocate su un piedistallo di due metri in legno di quercia da sughero; “I due panda”, uno grande e uno piccolo e i “Cavalli con fantini” nell’atto di saltare una siepe, opere sempre della Giardineria e del Cantiere comunale. Quest’ultima figura floreale è storica a Merano e da tempo rende omaggio all’Ippodromo della città, che annualmente ospita a fine settembre il Gran Premio, una competizione ippica molto nota a livello internazionale. La Giardineria di Salisburgo, gemellata con Merano, invece, si occuperà di decorare le aiuole prospicienti il Kurhaus con due importanti simboli della città austriaca. Nella scalinata di raccordo fra la Passeggiata Lungo Passirio e Corso Libertà superiore, vicino a Piazza della Rena, si potrà ammirare “L’uovo vegetale”, anch’esso realizzato dalla Giardineria comunale, alto circa 2,5 metri, con la parte inferiore di morbido muschio islandese e la parte superiore decorata con fioriture primaverili ed estive. Presso la gola della Passeggiata Gilf saranno collocati “Aquila, serpente, picchio e Atlante”, mentre la statua di Sissi che troneggia nel parco a lei intitolato sarà incorniciata da tanti crochi lilla. In Piazza Terme sarà presente un originale “salottino”, creato con bancali rigogliosamente adornati di piante, con un tavolo, delle panchine e altri elementi per sedersi: la “Paletten-Lounge”. La scuola Laimburg parteciperà alla Primavera Meranese attraverso l’opera di land art di dodici studenti del primo anno di floricoltura, “Lo scrigno dei tesori”. Progettato dagli allievi insieme ai loro insegnanti, è composto da 12 “cassetti”, ognuno dei quali, in riferimento al libro di Guarnaccia, sarà riempito con oggetti da collezione. L’installazione sarà realizzata con tronchi di larice e ogni allievo riempirà il proprio cassetto liberando l’immaginazione. L’opera può essere ammirata dal 4 aprile al Parco Marconi. Per ulteriori informazioni: www.meran.eu Merano rappresenta una destinazione di storica eccellenza, tra le più rinomate dell’arco alpino e dell’Alto Adige, famosa per le sue acque termali, e per l’enogastronomia. Negli ultimi decenni ha avuto un grande interesse come sede di importanti eventi congressuali. Merano è un vanto del turismo italiano ed europeo.
Foto fornite da: Pressway di Tiziano Pandolfi