Dal nostro corrispondente da Lisbona Carlo Sacchettoni
Un acquario gigantesco per illustrare al pubblico gli ecosistemi oceanici
Una tappa fondamentale per chi si reca a Lisbona è la visita all’imponente Oceanario, costruito dall’architetto americano Peter Chermayeff, in occasione dell’Expo’98. E’ considerato il più grande acquario del mondo, poiché al suo interno vivono oltre 500 specie marine, distribuite in immense vasche dove sono stati riprodotti gli ecosistemi oceanici di quattro continenti. Entrarvi equivale a fare una vera e propria esperienza subacquea. Enormi vetrate separano i visitatori dalla immensa massa d’acqua delle vasche che a loro volta sono divise da paratie di vetro per tener distinti gli ambienti marini dove sono state ricostruite le barriere coralline indiane, la costa rocciosa atlantica, le profondità del Pacifico e la linea di costa antartica. Una volta entrati nell’Oceanario, un percorso illustrato guida alla scoperta di questi abissi: la luce è bassa per non disturbare gli animali che si muovono tranquillamente al di là delle vetrate. A distanza molto ravvicinata si possono osservare squali, mante, murene, una grande varietà di pesci di diversi colori e varie dimensioni, granchi, meduse, anemoni di mare, molluschi e perfino pinguini e lontre di mare. Di fatto, è come fare una immersione nei diversi oceani, senza dover indossare muta e bombole e correre il rischio di essere divorati dalle specie più pericolose. L’Oceanario attira molti turisti e famiglie intere. E’ interessante ascoltare le esclamazioni dei bambini nelle varie lingue. Spesso i visitatori chiedono perché i pesci più grandi come gli squali non mangino quelli più piccoli che nuotano nello stesso spazio. I biologi marini che hanno progettato l’impianto e che vi lavorano costantemente tengono separate alcune specie da altre con delle vetrate invisibili: le stesse che separano i quattro ambienti oceanici che appaiono uno di seguito all’altro lungo il percorso come se fosse un’unica vasca.
Vi sono poi anche vasche più piccole che ospitano specie minuscole ed perfino altre dedicate agli anfibi. All’interno della struttura vi sono spiegazioni bilingue in portoghese e in inglese e mostre interattive e didattiche che illustrano come si tengono in equilibrio gli ecosistemi, come si è sviluppata la vita negli oceani e quali sono i danni che l’attività umana può recare agli ambienti marini. La visita non dura meno di due ore, se si vuole apprezzare appieno l’Oceanario. Nei fine settimana, nei giorni di festa e nel periodo estivo si possono trovare una lunga fila all’ingresso e un affollamento all’interno. Acquistando il biglietto on line digitando la voce “Oceanario Lisbona” si può evitare l’attesa all’entrata. La struttura ha anche un ristorante, una caffetteria e uno shopping centre dove si possono acquistare libri, felpe, magliette e simpatici gadget. L’Oceanario si trova nella grande area del Parque das Nações (Parco delle Nazioni), facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria Lisboa Oriente, dove arrivano i treni suburbani e la linea rossa della Metro. Questa mastodontica stazione, costruita dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava è uno dei più moderni esempi di intermodalità, connettendo insieme linee ferroviarie urbane, extraurbane e metropolitane, strettamente lagate alla viabilità ordinaria. Proprio di fronte alla stazione, il grande centro commerciale “Vasco Da Gama” conduce al Parco delle Nazioni. Oltre all’Oecanario, Lisbona, capitale portoghese affacciata sull’Atlantico, possiene anche un altro Acquario e relativo Museo Oceanografico, intitolato anch’esso al celebre navigatore Vasco Da Gama, situato a Rua Direita do Dafundo, Algés, 1495, poco distante dalla famosa Torre di Belem, simbolo della città.
Foto: Carlo Sacchettoni