RIAPRE L’ACADÉMIE DE FRANCE A ROMA
Dopo mesi di chiusura l’attività culturale torna a risvegliarsi e lo fa con un dinamismo che sembra voler recuperare il tempo perduto. Quando per mesi ci siamo trovati smarriti nel buio di un tunnel nel quale nessuna luce indicava l’uscita. Cinema, teatri, mostre presentano cartelloni fitti di proposte di indubbio interesse. Non da meno gli Istituti di Cultura di vari paesi : dall’Accademia di Spagna al Centro di Cultura Russa, dall’Istituto Austriaco all’Académie de France.
Quest’ultima in particolare, considerando la quantità e la qualità delle iniziative, si conferma non solo rappresentante della creatività francese
ma anche degli stretti rapporti fra questa e il patrimonio artistico italiano. Creata nel 1666, sotto il Regno di Luigi XIV, grazie al sostegno di Colbert e Bernini, nasce con il proposito di ospitare i borsisti, pittori, scultori, musicisti e architetti vincitori del Prix de Rome. Per trecento anni il più prestigioso riconoscimento al mondo per giovani artisti. Molti i partecipanti ma pochi gli eletti. Fra questi Boucher e Watteau fra i pittori e Berlioz fra i musicisti. Illustri anche i rifiutati , come Delacroix , Manet e David che dopo il terzo inutile tentativo tentò il suicidio. Dopo vari spostamenti, da Palazzo Caffarelli a Palazzo Capranica nel 1803 l’Académie approda definitivamente alla suntuosità di Villa Medici , affacciata sul panorama della città ed i cui giardini da soli meritano una visita. Luoghi entrambi accessibili tramite
prenotazione al sito www.villamedici.it. Simbolo della ritrovata vitalità La Notte Bianca 2021, sottotitolo, Presto , la notte. L’intento del curatore , Saverio Verrini , punto di riferimento per progetti ed istituzioni legati all’Arte Contemporanea , è non solo di indicare il momento temporale in cui si svolge la Manifestazione ma anche un’esortazione e un incitamento a che la notte si manifesti in fretta, con il carico di ispirazioni che porta con sé. Il 4 novembre dalle 19 alle 24 con ingresso libero ed eventuale prenotazione al sito su indicato
sarà l’occasione, dopo due anni di lock down, di incontrare i sedici pensionnaires (così vengono indicati i borsisti) attualmente ospitati. Questi, da Nidhal Chamekh (artista visivo)a Aude Fourel (cineasta), da Marta Gentilucci (compositrice) a Mathieu Peyroulet Ghilini (designer), da Guy Regis Jr. (scrittore e regista teatrale) a Charlie Aubry (artista visivo e musicista) mostreranno le loro ricerche e opere di arte visiva e musicale lungo un percorso che
va dalla drammaturgia alla danza , dal concerto alla lettura drammatica, videoproiezioni, installazioni, performances dal vivo e videoproiezioni . Un programma stimolante e ricco da non perdere. A questo si aggiungono molteplici progetti ed iniziative che riguarderanno quest’anno e il prossimo . Infatti l’Accademia di Francia è tornata a svolgere una fitta attività culturale . Fino al 27 febbraio 2022 una mostra fotografica vede la collaborazione fra il fotografo britannico Martin Parr e il celebre artista Maurizio Cattalan e Pierpaolo Ferrari e accosta immagini significative di questi artisti e ne sottolinea lo spirito caustico ed irriverente rispetto alla quotidianità . Altra interessante mostra fotografica Come un cane ballerino, aperta fino al 9 gennaio 2022. Curata da Christian Bernard riunisce 80 opere dell’ex borsista Natacha Leseur. Il titolo è ironico ma l’artista esplora con serietà e rigore alcuni stereotipi della femminilità che ne diventano condizionamento sociale e culturale , vedi le acconciature soffocanti, i make up esasperati e conducono a ruoli impositivi : madre , moglie, principessa, ballerina.