Dopo i tragici eventi che hanno funestato Parigi, la Francia propone con rinnovato vigore ai turisti di tutto il mondo la bellezza, lo charme, la cultura, la storia, la gastronomia della propria capitale. Per combattere il terrorismo la cosa migliore è non cadere nel terrore ed esorcizzare quelle paure che possono spegnere il desiderio di una vacanza. Parigi è sempre Parigi: una delle mete più ricercate dai visitatori provenienti da tutti i continenti e oggi sono almeno 16 le motivazioni per tornarvi e scoprire nuove emozioni, secondo l’Ente Francese del turismo. Ecco la prima: dopo sei anni di restauri, ha appena aperto il Museo de l’Homme. Uno delle più grandi esposizioni del mondo di antropologia, con oltre 700mila reperti. Seconda: il Museo del Quay Branly, sul Lungosenna, dove dialogano tutte le culture del pianeta, progettato da Jean Nouvel e dal paesaggista Gilles Clément. Terza: la Bibliotheque François Mitterand, nel quartiere di Tolbiac, al XIII arrondissement, che non è solo la Biblioteca Nazionale di Francia, ma anche sede di importanti mostre ed eventi culturali. Quarta ragione: il Museo Guimet, una delle più grandi collezioni di arte asiatica, arricchito dal Pantheon del Buddha e da un meraviglioso giardino giapponese con un padiglione dedicato al rito del tè. Quinta ragione: l’Istituto du Monde Arabe, progettato dall’architetto Jean Nouvel, un ponte tra la cultura araba e quella occidentale, quanto mai importante in questo momento storico. Sesta: il Museo Picasso, ampliato con il restauro dello storico Hotel Salé, che ha triplicato la superficie dello spazio espositivo. Sosta d’obbligo al Cafè sur le Toit, al primo piano del palazzo.
Settima ragione: riapre al pubblico in aprile il Colonnato del Pantheon dopo un eccezionale restauro. All’interno è stato reinstallato il pendolo di Foucault: una sfera dorata di 20 centimetri di diametro, dal peso di 28 kilogrammi, sospesa da un sottile cavo di 67 metri, che con il suo periodico spostamento è la prova materiale del movimento del pianeta terrestre. Ottava: una visita al Parc Monceau, uno dei giardini pubblici più fascinosi di Parigi, nato nel ‘700 nell’ottavo arrondissement, dove Monet vi dipinse cinque opere. Nona ragione: Le Jardin des Plantes .E’ il più grande orto botanico di tutta la Francia, ha quattrocento anni ed è davvero spettacolare per la collezione di specie, le serre, i laboratori, il museo… tra l’altro, l’ingresso è gratis e spesso ospita mostre e convegni scientifici di altissimo livello. Dalla flora alla fauna il passo è breve ed ecco, come decima meraviglia di questa città il grande Parco Zoologico, un’area di 14 ettari unica in Francia con migliaia di animali ospitati in ambienti che riproducono il loro habitat naturale: un’esperienza scientifica unica nel suo genere. Dallo studio della natura, al relax culturale presso il Cafè de la Paix, undicesima chicca di Parigi. Inaugurato nel 1862, tra il boulevard des Capucines e Place de l’Opéra, è un gioiello stile impero, dichiarato monumento nazionale: è una vera istituzione di questa città che non finisce mai di stupire. Dodicesima attrazione: il Ponte Alessandro III, che supera la Senna fra il settimo e l’ottavo arrondissement. Fu inaugurato nel 1900 in occasione dell’Esposizione Universale per celebrale la storica amicizia tra la Francia e la Russia: è lungo 160 metri ed è giudicato il più bel ponte di Parigi.
Chi ama la musica ha una ulteriore ragione, la tredicesima, per raggiungere al più presto la capitale francese: la Philarmonie de Paris, un nuovo edificio firmato da Jean Nouvel, accanto alla Cité de la Musique, un vero tempio filarmonico con tre sale da concerti, librerie, ristorante e museo della musica. Quattordicesima motivazione: i Passages: gallerie coperte costellate di negozi e locali. Costruiti tra l’800 e il ‘900, oggi ne rimangono solo una trentina. Da non perdere sono il Passage du Caire, il più antico che risale al 1798 e il Passage Jouffroy, la prima galleria in vetro e metallo, costruita nel 1836. Quindicesima ragione per recarsi a Parigi è la Fondazione Louis Vuitton: una nuvola di vetro, disegnata da Frank Gehry, all’interno del Jardin d’Acclimatation, nella zona nord del Bois de Boulogne. E’ una tappa imperdibile per chi apprezza la creazione artistica contemporanea e il design. Infine, sedicesimo motivo, quello gastronomico: il pianoterra e il piano interrato delle Galeries Lafayette, sono un santuario del gusto, con il meglio dei piatti e dei vini francesi e del mondo. Sono queste le 16 ragioni che france.fr suggerisce per tornare a Parigi, ma sicuramente ciascuno di noi ne ha molte altre personali che non è possibile elencare, perché Parigi è unica e straordinariamente ricca di emozioni.