Il trionfo della libertà a Più libri più liberi 2021

Mai come in questo periodo, sia per la particolare situazione sanitaria che stiamo vivendo, sia per l’eco internazionale di casi in altri Paesi, si parla tanto di libertà, si anela alla libertà. Dopo i lunghi mesi di lockdown, nell’ottica delle trasformazioni che inevitabilmente si stanno verificando nelle nostre società, cosa significa oggi essere liberi? Ebbene, in questo senso, ha lanciato un messaggio importante Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, quest’anno tornata in presenza alla Nuvola dell’Eur a Roma dal 4 all’8 dicembre.

L’edizione 2021 della manifestazione, organizzata dall’Associazione italiana editori (AIE), è stata un grande successo culturale ed editoriale, con grande affluenza di pubblico, eventi sold out e ottimi risultati di vendite per i 530 espositori presenti: “Più libri più liberi torna più forte di prima – ha dichiarato

la Presidente della Fiera Annamaria Malato – Ci rende estremamente orgogliosi il fatto che il pubblico abbia partecipato numeroso anche quest’anno, nonostante la delicata situazione sanitaria nella quale ci troviamo. La Fiera è sempre di più un appuntamento irrinunciabile per tutti gli amanti dei libri e della letteratura. E si conferma come la casa dei piccoli e medi editori, la vetrina dove mostrare al pubblico il meglio delle nostre produzioni”. Ma, anche e soprattutto, la Fiera ha voluto rappresentare la riconquista di una libertà “rinnovata” per tutti: “È bello essere tornati. – ha commentato il Direttore dell’AIE e della Fiera Fabio Del Giudice – È bello aver riportato l’attenzione dei lettori sull’editoria diversamente grande. È bello essersi ritrovati nuovamente con la comunità del libro, fatta di gente bella e sorridente. È bello aver riportato i libri sotto la Nuvola ed essersi sentiti nuovamente liberi”. Libertà, dunque, per il pubblico di girare tra gli stand, toccare con mano il libro, sfogliarlo, dialogare, confrontarsi su temi culturali e di attualità con autori italiani e internazionali, da Mario Vargas Llosa a Ece Temelkuran, Reni Eddo-Lodge, Guadalupe Nettel, da Melania Mazzucco a Stefania Auci, Eva Giovannini, Luciano Minerva, Sandra Petrignani, Massimiliano Smeriglio, solo per citarne alcuni – oltre 90mila sono state le presenze e più di 1200 gli ospiti italiani e stranieri. Libertà anche per editori, aziende della filiera e pubblico professionale di discutere insieme sulla situazione del comparto editoriale dopo la pandemia ed elaborare strategie condivise: “La Fiera si è rivelata un grande successo – ha spiegato il Presidente del Gruppo Piccoli editori di AIE, Diego Guida – Non solo come occasione formativa per gli operatori ma anche come snodo fondamentale, finalmente in presenza, per consolidare un metodo di lavoro basato sul confronto: i venticinque incontri professionali si sono

tradotti in occasioni per il comparto per rendere più efficiente la filiera. Questa sarà la base su cui continuare il lavoro nei prossimi mesi”. In particolare, è stata sottolineata la dimensione internazionale dell’editoria italiana: nel Rights Centre 31 operatori, provenienti da 15 Paesi europei e extraeuropei, hanno avuto la possibilità di conoscere il meglio della produzione della piccola e media editoria italiana in quasi 400 incontri con una sessantina di espositori e agenti italiani.
Il concetto di libertà ha coinvolto anche i più giovani, anch’essi protagonisti della Fiera, con tanti eventi a loro dedicati, da presentazioni di libri per ragazzi e incontri su temi d’attualità, a letture animate e attività per i più piccoli. È stato un record di presenze: 3.000 circa per le 40 attività organizzate, che hanno registrato il tutto esaurito; più di 4.000, tra bambini e genitori, inoltre,

hanno visitato le mostre e i laboratori allestiti nello “Spazio Ragazzi”, e straordinaria è stata la partecipazione delle scuole, con oltre 10mila studenti provenienti non solo dalla Capitale, ma anche da diverse parti del Lazio e da altre regioni d’Italia – Abruzzo, Marche, Umbria e Campania, che hanno riempito i diversi spazi della Nuvola, visitando gli stand degli editori e partecipando ai numerosi appuntamenti. Tra gli incontri più seguiti, appunto, la Lectio Magistralis della filosofa e accademica Laura Boella sul tema della libertà, a cura di Fondazione Treccani Cultura. In particolare, la professoressa ha esposto agli studenti una nuova definizione e idea di libertà alla luce degli eventi attuali, una “libertà responsabile”, che nasce dal rapporto con gli altri, dall’entrare in relazione con ciò che ci circonda, per aprirsi a nuovi valori e nuovi comportamenti.
La libertà è penetrata dalla Fiera anche in quei luoghi dove è sospesa, le carceri, con un’iniziativa speciale realizzata in collaborazione con il Ministero della Giustizia: gli autori, ospiti della manifestazione, hanno donato i libri, che in qualche modo li hanno “resi liberi”, ai giovani detenuti dei 17 Istituti per la

Giustizia Minorile e di Comunità del territorio con una dedica personale. A ritirare simbolicamente i volumi Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, nella cerimonia di consegna delle opere, con l’intervento di Gianrico Carofiglio e Salvatore Striano.
La libertà di parlare di libertà, anche per chi ne è stato privato, sia direttamente, come i minori nelle carceri italiane, che in collegamento con la Fiera hanno avuto la possibilità di esprimere la loro idea su questo concetto, sia indirettamente, nell’ incontro con Mohamed Hazem Abbas, amico fraterno di Patrick Zaki e, in collegamento dal Cairo, con la sorella Marise Zaki, che si sono fatti portavoce delle istanze del giovane egiziano. Infine, il trionfo della libertà a Più libri più liberi, suggellato dalla notizia della scarcerazione di Patrick Zaki, celebrata con un gesto di solidarietà dei più importanti fumettisti e illustratori presenti nella manifestazione, che hanno realizzato una serie di ritratti dell’attivista: “Libertà e diritti sono stati l’architrave della Fiera – ha*ottolineato la curatrice del programma Silvia Barbagallo – anche in questa speciale edizione del ventennale. Abbiamo ospitato il miglior amico di Patrick Zaki e sua sorella in collegamento dal Cairo. Un incontro fortemente voluto e centrale. La scarcerazione di Zaki è una notizia che ci ha riempito di gioia e che è l’immagine di tutto ciò che vogliamo costruire come lavoro culturale: i libri e la scrittura come simbolo di libertà. Più libri più liberi si conferma una manifestazione centrale nel panorama italiano”.

www.plpl.it