I BASSANO TORNANO A CASA

Francesco Dal Ponte il Vecchio, Madonna in trono tra i Santi Paolo e Pietro, 1519 (1)

“I Bassano- Storia di una famiglia di pittori”, appena inaugurata , sarà ospitata fino al 2 maggio 2023 nell’elegante Museo Civico di Bassano del Grappa, nato del 1828 in un ex convento francescano e diventato in seguito a donazioni ed acquisizioni uno dei più importanti del Veneto.

A raccontare ai visitatori la storia e il susseguirsi di eventi di cinque generazioni di artisti saranno non solo 40 opere da loro realizzate che includono diversi

Francesco Dal Ponte il Giovane, Ritratto di un cavaliere di Malta, 1590 ca

capolavori ma le parole Melania Mazzucco. Autrice di apprezzati romanzi storico-artistici, vedi La lunga attesa dell’Angelo dedicato al Tintoretto o L’Architettrice omaggio a Plautilla Bricci, nata a Roma nel 1616, prima donna architetto in Europa. La scrittrice ha dato vita per l’esposizione ad un pregevole volume in edizione limitata, edito dagli stessi Musei civici di Bassano. Una narrazione intrigante

Melania Mazzucco

accompagnata dalla “regia” della Direttrice Barbara Guidi che parte dall’approdo nel 1464 a Bassano del Grappa dall’Altopiano di Asiago di Jacopo di Berto, conciatore. Si stabilisce in Contrada del Ponte, luogo da cui deriva il nome reale della famiglia . Solo in seguito i Dal Ponte diventeranno “I Bassano”, fra i protagonisti del Rinascimento veneto ed identificandosi con la città in cui vivono e creano. Sarà il figlio Francesco a cimentarsi con la pittura e pur restando soprattutto cartografo e decoratore

3. Jacopo Dal Ponte, Sidrac, Midrac e Abdenago nella fornace ardente, dettaglio, 1536

darà l’avvio ad una alacre bottega dedicata alla produzione di tele di arte sacra. Qui si formeranno i figli Giambattista e soprattutto Jacopo, il vero genio della futura discendenza. Con lui l’artigianato decorativo diventa somma arte andando ad arricchire le grandi collezioni reali, da quella di Rodolfo II a Praga alla Madrid di Filippo II, fino alle Americhe . Ai quadri di

Jacopo Dal Ponte, San Martino e il povero con Sant’Antonio abate, 1578

soggetto sacro, vedi La Fuga in Egitto del 1534 e Il Presepe di S. Giuseppe del 1568, presenti in mostra, si aggiungono le scene pastorali con profonda attenzione alla natura e alla botanica e alcuni ritratti davvero eccelsi. Come il Ritratto di uomo in armi in arrivo dalla Galleria Robilant-Voena di Londra. Talentuosi anche i suoi figli e perfino il nipote Jacopo Apollonio che confermano la fama della famiglia ma che con lui si conclude. Alle opere dei Bassano sono affiancati oggetti o libri , vedi il Libro dei conti della bottega, il quaderno di esercizi alchemici di Francesco il Vecchio, e la preziosa Croce decorata del Filarete, capolavoro dell’oreficeria sacra del Quattrocento, Sempre al Museo Civico vale la pena di conoscere l’ala dedicata ad Antonio Canova che conserva disegni, gessi e busti realizzati dallo scultore , la Sezione Archeologica con reperti , monete e gioielli legati al territorio e quella Medioevale con il prezioso Crocifisso del Guariento e opere più tarde di Tiepolo, Artemisia Gentileschi e Magnasco. Imprescindibile a Bassano dare un’occhiata al celebre Ponte, detto degli Alpini e al quale è dedicato un Museo. Caratteristico per la copertura in legno , progettato da Palladio, è celebre per essere stato attraversato da migliaia di Alpini che salivano ai terribili luoghi di combattimento nella Prima Guerra Mondiale. Senz’altro più divertente il dirimpettaio Museo della Grappa, realizzato dalle Distillerie Poli , attive dal 1898, illustra in un coinvolgente percorso, compreso di degustazioni, uno dei migliori prodotti enologici italiani da conoscere ed apprezzare.