La Francia si conferma la prima destinazione turistica estera per gli Italiani
Quest’anno l’impegno degli operatori punta a valorizzare tutta la ricchezza dell’offerta, con un’attenzione particolare per quelle mete che sono ormai veri e propri “marchi” a livello internazionale, come Parigi e la Costa Azzurra, l’Alsazia, la Valle della Loira, l’Occitania, solo per citare alcuni esempi. “Tema di fondo e filo conduttore – sostiene Frédéric Meyer, Direttore Italia – Grecia del turismo francese – consiste nell’esaltare il savoir-faire, in tutte le sue declinazioni: l’artigianato d’arte, il design, la moda, la gastronomia, la bellezza… Un savoir-faire che ha reso famosi nel mondo prodotti e tradizioni, e continua ad essere il contrassegno di qualità del made in France”.
Per cominciare, in Alsazia, l’arte del vetro si racconta al Museo Lalique, mentre la creatività si esprime a Mulhouse con il lavoro di Marie-Jo Gebel: artista, artigiana, scenografa, designer e stilista di tessuti. Nantes ha avviato una collaborazione con gli hotel perchè anche le notti siano creative e insolite! Presso l’Hotel Okko. Julien Nédelec ha constatato che in una vita si passano in media quasi 210 mila ore a dormire e quindi a sognare. Il mondo molto poetico e ispirato della sua opera si scopre attraverso piccoli tocchi: due forme blu su uno specchio a indicare le zone del cervello dedicate ai sogni,tre tende di colori diversi sovrapposte per invitare a sogni colorati.L’hôtel de Pommeraye con la stanza 309 sorprende con il letto perfettamente circolare, dove è difficile capire in quale senso dormire.L’hôtel Cambronne propone la stanza vitale, che avvolge il visitatore con un colore scuro e armonioso, dove tutti gli elementi sono su ruote e modulabili a piacere.
In Bretagna, a Quimper, vi è una antica azienda specializzata nella produzione delle marinières, le tipiche maglie a righe da marinaio che continuano ad essere il prodotto di maggior successo. Vicina agli 80 anni di attività, questa fabbrica continua a vestire grandi e piccini, e pure aziende francesi, come la Posta o le ferrovie SNCF. La qualità dei tessuti e il savoir-faire degli stilisti hanno raggiunto una fama internazionale. Nel cuore della Normandia, l’anno scorso, per i 500 anni dalla fondazione della città, Le Havre,, ha accolto due milioni di visitatori, venuti per gli eventi, le mostre e per scoprire un’ architettura unica.
Per esempio, i due grandi archi fatti di container colorati realizzati dall’artista Vincent Ganivet, sono diventati il simbolo della città e del suo porto. Per chi cerca il gusto, Le Havre vanta con Jean-Luc Tartarin, chef 2 stelle Michelin, una grande attrattiva. turistica in fatto di gusto. Il suo ristorante gastronomico si trova al n. 73 dell’avenue Foch, gli Champs Elysées di Le Havre, al pianterreno di un elegante edificio di Perret, e qui lo chef crea la sua cucina che rispetta il passato ma guarda al futuro. Dal piacere della gola a quello dei palati più raffinati in fatto di degustazione: Bordeaux è una tappa irrinunciabile, con la sua “Cité du vin”. Questa cittadella è una struttura culturale unica al mondo dove si esprime l’anima del vino, attraverso un approccio intensivo e sensoriale, nel cuore di una architettura evocativa.
Qui si racconta il vino attraverso le epoche, le culture e le civiltà. Il percorso si estende su 3 000 m2 e comprende 19 spazi tematici per la maggior parte interattivi. All’ 8° piano della Cité du Vin, il belvedere invita a scoprire la città e i dintorni dall’alto, degustando un bicchiere scelto fra i migliori vini del mondo. L’Occitania, come altre località, celebra Picasso con rassegne ed esposizioni museali. Come “savoir faire”, propone il coltello di Laguiole. Un oggetto leggendario fabbricato nell’omonimo centro, a nord dell’Aveyron. Lame d’acciaio forgiato e temperato sul posto, manici in corno, ebano, bosso o acrilico minerale: oggi come un tempo la fabbricazione del famoso coltello a serramanico dei contadini dell’Aubrac è totalmente manuale. Spesso copiato, mai eguagliato, il coltello di Laguiole è entrato con successo nel XXI secolo, grazie a modelli design, a serie speciali limitate o a riedizioni di modelli antichi.
C’è poi anche il “liadou”, il coltello dei vignaioli del Vallone di Marcillac che un tempo serviva a legare la vite in corona. A Montpellier, la ceramica e la liuteria sono i savoir-faire più legati alla storia, ma molti altri artigiani hanno qui i propri atelier ed è possibile fare un tour della città fra gli artigiani d’arte. Il quartiere Sainte Anne è il feudo dei liutai. Per questa tradizione, Montpellier è famosa in tutto il mondo. Qui sono famose anche le maioliche legate alla storia della medicina: il locale Museo della Farmacia ne conserva circa trecento dei secoli scorsi. Marsiglia si presenta ancora come una delle mete più attrattive del Mediterraneo. Il famoso sapone è un simbolo locale, uno dei principali ambasciatori della città a livello mondiale: quello autentico deve riportare il marchio su ognuno dei lati.
A Marsiglia rimane familiare la “petanque”, una sorta di gioco di boccie che si sta diffondendo anche in altre città del mondo. Spostiamoci nella Camargue che è il principale luogo di produzione del riso francese e viene coltivato in modo ecologico per proteggere l’ecosistema locale. Qui si produce anche una gustosa birra di riso in tre varianti: la rossa, a base di riso rosso; la bianca, a base di riso bianco e la nera, a base di riso nero. La Camargue è famosa anche per la fabbricazione delle selle e di altri accessori per il mondo equestre.
Altre importanti mostre troviamo per tutto l’anno ad Aix-en-Provence. Eventi, cultura ed arte caratterizzano il soggiorno ad Avignone, deliziosa città del sud della Francia, sulle rive del Rodano: ricca di storia e facilmente raggiungibile dall’Italia, nel XIV secolo fu sede dei Papi. Chi ama la montagna e lo sci, non può non trascorrere almeno una settimana alle 2 Alpes, frequentatissima d’inverno, ma con un ghiacciaio che accoglie sciatori anche d’estate: una stazione dove la neve dura dodici mesi all’anno. Infine, dando uno sguardo alla prossima stagione estiva, la Corsica si propone anche per questo 2018 come una delle destinazioni marine più apprezzate. Aiaccio ricorda la grandezza di Napoleone, mentre Bastia, rammenta le sue radici genovesi. Dal 15 al 17 giugno si terrà a Bastia il Festival della Moda e del Design.
Al ristorante gastronomico Le Casadelmar, di Porto Vecchio, lo chef italiano Fabio Bragagnolo, 2 stelle Michelin, propone una cucina pura che esalta i prodotti in abbinamenti perfettamente armoniosi. Il segreto di Fabio è «cercare prima di tutto di rispettare i prodotti per estrarne la quintessenza». Qualche esempio: cannelloni di dentice ai granchi, caviale, frutta e verdura al bergamotto. Pesce San Pietro cotto a bassa temperatura; quinoa al baccalà e rafano. Pochissimi sono gli italiani che non siano andati almeno una volta nella vita in Francia, che rappresenta la prima destinazione estera del nostro turismo.