FORTE INCREMENTO DEL TURISMO IN ISRAELE. NATURA, STORIA E SPIRITUALITA’ ATTRAGGONO MIGLIAIA DI VISITATORI

Anche il pellegrinaggio si arricchisce di nuovi contenuti ed esperienze

Nei primi sei mesi del 2018, l’arrivo di turisti in Israele è cresciuto del 22 per cento, fruttando al paese circa 590 milioni di dollari nel solo mese di maggio. Nello stesso mese, sono stati circa 10.000 i turisti italiani giunti in Israele, il 27% in più rispetto al 2017. Da gennagio a maggio 2018 è stata registrata una crescita complessiva di 54.500 turisti pari al 41% in più rispetto al 2017 e addirittura dell’82% in più rispetto al 2016. I dati sono dell’ Israel Central Bureau of Statistics. Secondo Yariv Levin, Ministro del Turismo Israeliano, continua la tendenza positiva registrata negli ultimi due anni, grazie anche all’apertura di nuove rotte aeree, come ad esempio quella dall’India, e le attività di marketing, tra le quali la Grande Partenza del Giro d’Italia lo scorso 4 maggio a Gerusalemme.

Gerusalemme in festa

Per quanto riguarda gli arrivi turistici dei viaggiatori italiani che hanno scelto Israele per le loro vacanze o per i loro soggiorni di lavoro, il dato segue la tendenza internazionale. Gli arrivi sono aumentati del 33% rispetto al mese di maggio del 2016, un numero gratificante che dimostra come in soli due anni Israele abbia saputo accogliere e far crescere il numero di viaggiatori che l’hanno scelta come meta per le loro vacanze. A seguire questo dato sono aumentati anche gli arrivi per via aerea e per via terra. Nel periodo di gennaio-maggio 2018 si è addirittura registrato un aumento complessivo del 53% di turisti rispetto al 2016, fattore che ha contribuito in maniera più che positiva all’economia dell’intera nazione. Il turismo religioso e i pellegrinaggi sono una componente consistente dell’intero comparto e stanno conoscendo un nuovo impulso, arricchendosi di nuovi percorsi, nuove esperienze e proposte inedite.

Da sinistra a destra:Avital Kotzer Adari, direttore Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo; S.E. Oren David, Ambascitaore Israeliano presso la Santa Sede; Don Gionatan De Marco. direttore Uffiico CEi. Turismo. Pellegrinaggio, Tempo Libero e Sport; Mariagrazia Falcone, Direttore Ufficio Stampa & Pr

All’argomento è stato dedicato a Roma un convegno promosso dal Ministero del Turismo di Israele in Italia con il patrocicnio dell’Ufficio Cei Tempo libero, turismo e sport. L’incontro ha avuto luogo presso l’Istituto delle Suore Orsoline di San Carlo. All’incontro hanno partecipato Don Gionatan De Marco, Direttore Ufficio CEI, Tempo libero, turismo e sport e Avital Kotzer Adari, Direttore Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo. Ai lavori ha preso parte che l’Ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Oren David, che ha voluto approfondire il significato del Turismo Religioso e del Pellegrinaggio, indicandoli anche come momenti di dialogo e di reciproca conoscenza.

Dal Monte delle Beatitudini in Galilea

Dopo il saluto dell’Ambasciatore David, Don Gionatan de Marco, della CEI, ha voluto porre l’accento sul Mediterraneo e su come le civiltà che su esso si affacciano abbiano tradizioni comuni che possano rafforzare gli scambi culturali tra i popoli. Il Mediterraneo si pone come ponte tra le tradizioni dove la Terra Santa diviene l’apice della ricerca della propria spiritualità: “Chi va in Terra Santa – ha dichiarato don Gionatan – parte come cercatore, si scopre pescatore e ritorna come trovatore”. Il pellegrinaggio è un veicolo privilegiato del turismo cosidetto “esperienziale”. L’Ufficio del Turismo di Israele ha illustrato le novità di percorsi di spiritualità che possono essere realizzati da chi sceglie il pellegrinaggio per compiere un “secondo viaggio interiore” che arricchisce e diviene indimenticabile.

Deserto del Negev

Grazie al supporto dell’Ente stesso del Turismo Israeliano, si possono effettuare percorsi dedicati a Maria e alle Donne della Bibbia ricordando l’eccellenza di luoghi come Magdala in Galilea. Singolare è una visita ad Akko, l’ultimo avamposto dei crociati: città di incontro, di dialogo e di spiritualità. Imperdibile è l’ormai celeberrimo Gospel Trail in Galilea. Interessanti esperienze di spiritualità si possono vivere nel deserto del Negev, affascinante anche dal punto di vista strettamente naturalistico e fotografico. Nuovi sono anche i percorsi a piedi, sulla Via di Francesco, alla scoperta dei luoghi che di Francesco furono, ricordando l’anniversario degli 800 anni della presenza francescana in Terra Santa. Infine, di grande interesse storico sono gli itinerari archeologici nei quali si possono scoprire le ultime novità portate alla luce dal paziente lavoro realizzato dagli scienziati e dai tecnici della Israel Anquities Authority. Per organizzare viaggi in Israele basta visitare il sito: www.goisrael.com Numerosi sono i voli giornalieri che collegano Israele con diverse città italiane. Il direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del turismo, Avital Kotzer Adari ha dichiarato che gli operatori del settore religioso prevedono una crescita complessiva del 20% all’anno, confermando il trend positivo di questo comparto.

Gerusalemme