Nella speranza della riduzione dei contagi, i comprensori sono preparati a riaprire appena possibile.
L’ennesimo ulteriore rinvio dell’inizio della stagione invernale 2020-21 è stato un brutto colpo, non solo per tutto il sistema Dolomiti Superski, ma per tutto il comparto turistico invernale a livello nazionale, che comprende il settore ricettivo, la gastronomia, il commercio, i trasporti, i servizi di attrezzatura, le scuole di sci e tutti coloro che fanno parte della filiera. “Sulle Dolomiti, l’intera filiera turistica era pronta a partire, sia a dicembre, che dopo l’Epifania e tanto più il 18 gennaio. Purtroppo, l’evoluzione dei contagi ha reso chiaro che non c’erano le condizioni per avere il via libera da parte del Governo. Ne abbiamo preso atto con senso di responsabilità, anche se con grande rammarico”, così ha dichiarato il presidente di Dolomiti Superski, Andy Varallo. Anche l’eventualità di permettere l’utilizzo degli impianti di risalita ai soli residenti – paventata qualche giorno fa dalle Province Autonome di Bolzano e Trento, avrebbe rappresentato per tutto il settore un segnale estremamente positivo e avrebbe consentito tra l’altro ai tanti bambini residenti nelle due province, di poter praticare una attività sportiva all’aria aperta.
Ipotesi questa, per la realizzazione della quale Dolomiti Superski si è impegnato con grande entusiasmo. Tuttavia tutti i brutti colpi subiti fino ad ora, non hanno scalfitto l’ottimismo e lo spirito imprenditoriale che caratterizzano da sempre le genti di montagna. “Sento molti colleghi e operatori della filiera ancora parecchio fiduciosi e determinati a dare comunque inizio alla stagione, anche se molto in là come calendario” ha aggiunto Varallo. “Le condizioni di innevamento naturale sono eccezionali, le piste sono in ogni caso state preparate alla perfezione e anche la Pasqua quest’anno cade in un periodo favorevole in termini di calendario. Tutti questi presupposti ci danno motivazione e ci mantengono ottimisti nei confronti di uno svolgimento dignitoso di quanto rimane dell’inverno in corso”. Dolomiti Superski si è costantemente impegnato, assieme agli altri operatori del settore, per creare i migliori presupposti volti a garantire l’inizio e lo svolgimento della stagione turistica invernale nella maggior sicurezza possibile. Gli impiantisti si sono sempre fatti trovare pronti, sia per la paventata apertura agli inizi di dicembre, poi per Natale, poi il 7 gennaio, così anche per il 18 gennaio 2021.
“Ci siamo preparati con grande impegno fin dalla scorsa estate per mettere a punto misure operative che minimizzassero i rischi legati ai contagi da Covid-19 (vedi progetto We care about you sul sito dolomitisuperski.com). Abbiamo collaborato intensamente con le autorità e con il Comitato Tecnico Scientifico alla elaborazione di un sistema di regole, mettendo sempre al primo posto la sicurezza degli sciatori. L’approvazione da parte del CTS del protocollo di funzionamento degli impianti di risalita, e la validazione dello stesso avvenuta nella giornata di oggi da parte della Conferenza delle Regioni”, spiega Marco Pappalardo, direttore marketing del carosello sciistico più grande al mondo, “rappresentano un passo importantissimo che consente finalmente di dare certezze e di intravedere la luce in fondo al tunnel.” Fino ad oggi infatti, in mancanza di tale protocollo non vi era alcuna possibilità di mettere in esercizio gli impianti di risalita. Dolomiti Superski rimane comunque fiducioso di poter mettere in moto i propri impianti di risalita entro il 15 febbraio, potendo così dare il benvenuto agli appassionati di sci sulle piste delle Dolomiti anche nella stagione 2020-21. Una prospettiva questa che conferma l’ottimismo e la speranza per i mesi futuri, dato che le abbondanti nevicate possono consentire la durata della stagione fino alla primavera inoltrata.