Con il vino ce l’abbiamo fatta. L’anno passato confermato l’Italia al primo posto nel mondo come volume di esportazioni vinicole, per un fatturato di 7,11 miliardi di euro e 16 regioni su 20 che superano i risultati pre-pandemia. Ora tocca all’olio raggiungere un podio che sarebbe meritatissimo. I dati per fortuna sono positivi. Il Bel Paese con i suoi 315 milioni di chili è al secondo posto , dopo la Spagna, per esportazioni con un + 5 per cento nel 2021. L’Extra Vergine Made in Italy è unico al mondo. Vanta un numero di cultivar, le diverse qualità di olive coltivate, con 500 le tipologie che vanno dal Meridione alla Liguria e perfino al Lago di Garda offrono una gamma di fruttati, i diversi gusti, dal delicato all’intenso, senza paragoni. A questo si aggiunge la competenza dei produttori e il loro impegno economico centrato sulla qualità. Impiantare un ulivo significa aspettare ¾ anni per la prima raccolta, essere consapevoli che per un litro d’olio EVO servono dai 5 ai 10 chili di olive e per non penalizzare la qualità la molitura vada effettuata entro 24 ore dalla raccolta. Di qui i costi. Ma se il consumatore li accetta per un buon vino non sempre fa altrettanto per l’olio. Benvenute quindi le iniziative dirette a sensibilizzare il fruitore, in primis italiano, alla conoscenza dell’oro verde. Fra queste , in contemporaneità con l’inizio delle raccolte, segnaliamo in Umbria Frantoi aperti.
Occasione per avvicinarsi non solo al mondo dell’olio ma per conoscere gli incantevoli borghi circondati dagli uliveti: da Deruta ad Assisi, da Campiello sul Clitunno a Spoleto. Noi abbiamo scelto Amelia che sebbene sia a poco più di un’ora da Roma e venga considerata dagli storici la più antica città umbra è rimasta un po’ in disparte rispetto alle mete turistiche regionali più conclamate. Ma forse è proprio la calma e serenità che caratterizzano questo borgo collinare e ritroviamo dell’Amerino, il territorio intorno, a renderla preziosa meta di relax e fascino. Fino al 27 novembre accoglierà i visitatori con un ricco programma di appuntamenti culturali, gastronomici, trekking nella natura con accompagnamento musicale, passeggiate in bici e, naturalmente, gustosi programmi gastronomici accompagnati da degustazioni olearie anche nei Frantoi che, numerosi, aprono le loro porte. Segnaliamo come nella zona di Amelia, unicum in Italia, si produca l’olio Rajo con olivi maestosi e una raccolta tardiva che si distingue per il suo profumo intenso fra noce e mandorla amara e il sapore piccante con un livello di polifenoli molto più alto rispetto ad altre tipologie. Un toccasana per la salute. Segnaliamo in particolare il 5 novembre alle 9 nel Chiostro di S.Francesco la Colazione Pane e Olio e a seguire un tour guidato che si dipana fra le antiche mura e il Museo Archeologico con l’apertura ad hoc della Cisterna romana; nel pomeriggio per i più piccoli letture animate e merenda al Frantoio Suatoni; un laboratorio Slow Food dedicato all’olio nella scuola locale e una mostra fotografica sul paesaggio amerino a Palazzo Petrignani. Il 6 novembre alle 9,30 la passeggiata guidata fra gli ulivi organizzata dall’Associazione L’Ulivo e la Ginestra ( info 337 11553245) o con gli Sbandieratori a Porta Romana; a seguire un gustoso brunch con musica presso il convento francescano SS Annunziata (prenotabile sul sito di Frantoi aperti) e un menu sintesi della terra di Amelia: zuppa di ceci e zafferano, con fagioli e cotiche, frittate con le verdure locali, torte al formaggio pecorini e ricottine del pastore, patate cotte sotto la brace e , imperdibile, verdure in pinzimonio e bruschette con l’olio appena franto. In parallelo banco di assaggio di vini rossi e bianchi dei Colli Amerini. Segue visita al Convento e al Planetario voluto dal giovane Frate Andrea appassionato astronomo. Ma da esplorare c’è tutto il territorio amerino che ha appena ricevuto un importante premio internazionale che il
Sindaco di Amelia , Laura Pernazza, riceverà a Seul, Corea del Sud, per ”la capacità di integrare una strategia territoriale” 11 Comuni da Alviano ad Avigliano Umbro e la Foresta fossile di Dunarobbia, con 50 tronchi di conifere risalenti a oltre tre milioni di anni, da Baschi a Giove con i vicoli tortuosi e il bel Castello cinquecentesco dei Duchi Mattei a Lugnano in Teverina con belle chiese, il Palazzo Farnese e ottime cantine. Altrettanto interessante il week end del 26 novembre con mercatino a km 0 e Olio Bar una Conferenza organizzata da Slow Food e i ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma; segue un concerto bandistico e il 26 tra i vari appuntamenti un trekking fra gli uliveti amerini e un percorso fra Amelia Lugnano in Teverina. Vari i Frantoi aperti ( vedi www.frantoiaperi.net//frantoi/) ai quali fare visita per una visita e acquistare l’olio nuovo.