L’orso delle caverne delle Valli Ladine (Ursus ladinicus), noto anche come “orso ladino”, è una specie di orso vissuta sulle Dolomiti tra 60.000 e 30.000 anni fa. La presenza di questo mammifero preistorico nel periodo interglaciale dimostrerebbe che queste montagne in quel periodo furono interessate da un clima più mite dell’attuale, con temperature che consentivano lo sviluppo di una vegetazione boschiva oltre i 2000 metri, adatta alla sopravvivenza di questi plantigradi, che trovavano rifugio nelle caverne d’alta quota per il letargo e per la protezione delle femmine e dei cuccioli. La scoperta risale al 23 settembre del 1987, quando Willy Costamoling di Corvara, durante un’escursione nella zona delle Conturines, entrò quasi per caso in una grotta situata a quota 2.800 metri, trovando all’interno i resti di decine di orsi. Negli anni successivi la grotta fu studiata ed esplorata sistematicamente da un gruppo di ricerca dell’ Università di Vienna sotto la guida del professor Gernot Rabeder, i cui studi giunsero a risultati sensazionali: l’orso delle Conturines apparteneva a una nuova specie di orso delle caverne, mai descritta prima di allora, e che fu battezzata Ursus ladinicus in onore delle popolazioni ladine delle Dolomiti. Giovedì 25 agosto, il Museo Ladin Ursus ladinicus ospita tra le sale dell’edificio, una singolare cena gourmet.
Alcuni dei migliori chef dell’Alta Badia saranno gli autori della serata, mentre il protagonista indiscusso sarà naturalmente l’orso delle caverne, che farà da padrone. E’ un’esperienza che gli amanti della buona cucina potranno fare non sarà solo culinaria, ma anche visiva. Il piacere del palato, deliziato dall’arte culinaria degli chef, si completerà infatti vivendo le sale colme di storia del Museo Ursus ladinicus. Il contesto particolare della serata è stato fonte di ispirazione dei sette chef gourmet, tra cui i tre stellati dell’Alta Badia, nella creazione del menù della cena itinerante. Gli antipasti vengono serviti al primo piano dell’edificio, dove tra una portata e l’altra può essere ammirato lo scheletro dell’orso. Lo chef Simon Tirel, dell’Hotel Diana presenterà una “pralina di maialino affumicato con carbone di pane pücia e pino mugo”, mentre l’altro antipasto è servito dallo chef due stelle Michelin, Norbert Niederkofler (Ristorante St. Hubertus, Relais & Chateaux Hotel Rosa Alpina), che per l’occasione delizierà gli ospiti con una “tartara di coregone, cavolo rapa, aglio orsino e acqua di pomodoro verde”. I primi e i secondi invece verranno serviti nella sala adibita a caverna, dove dorme l’orso preistorico. Massimo Busin, chef del ristorante La Gana presso l’Hotel Cristallo propone un “riso integrale mantecato alle ortiche e crema di porri con animelle di vitello glassate”. Lo chef stellato più giovane d’Italia, Matteo Metullio (Ristorante La Siriola, Hotel Ciasa Salares) farà assaggiare il piatto “baccalà, spuma di polenta, capperi fritti, acciughe del Cantabrico, pomodori canditi e salsa di piccione”. Gli amanti dei secondi a base di carne potranno degustare le “guancette di maialino da latte, profumate al finocchietto su polentina di storo”, creazione dello chef Alois Comploi del Rifugio Edelweiss. I dolci verranno serviti nella piazzetta del museo. Il primo verrà proposto da Andrea Irsara del Gourmet Hotel Gran Ander, che ha ideato il piatto “cioccolato valrhona, crumble alle erbe di bosco e licheni, salsa allo yogurt e gelato alla menta selvatica”, mentre lo chef stellato del ristorante La Stüa de Michil, Nicola Laera, farà degustare “frutti di bosco, cirmolo e yogurt”. I partecipanti avranno la possibilità di visitare l’intero museo accompagnati da geologi e storici, per apprendere e discutere insieme a loro le meraviglie delle Dolomiti e del Ursus Ladinicus. La prenotazione è obbligatoria presso gli uffici turistici dell’Alta Badia. Il ticket al costo di 60,00 euro include i sette piatti con i vini abbinati e l’entrata al museo. Il numero di partecipanti è limitato. La grotta delle Conturines si trova a 2800m di altitudine. Si tratta della grotta più alta al mondo, dove sono stati trovati reperti dell’orso e del leone delle caverne ed è anche la prima e per ora unica traccia dell’orso delle caverne dell’intera zona dolomitica. Il museo Museum Ladin Ursus ladinicus, dedicato esclusivamente alla grotta del Conturines ed i suoi fossili è stato aperto quattro anni fa.
Si tratta di una sede distaccata del Museum Ladin di San Martino in Badia e si sviluppa su tre piani: al piano superiore l’esposizione inizia con la formazione delle Dolomiti, presentando i bellissimi fossili che caratterizzano la zona di San Cassiano, per poi raccontare la formazione della grotta, la storia della scoperta e lo scavo. Vengono inoltre spiegati, attraverso l’esposizione di reperti originali, tutti gli aspetti dell’ambiente e della vita dell’orso delle caverne. Nei sotterranei del museo si trova la “grotta dell’orso”, una ricostruzione di alcuni ambienti della grotta delle Conturines, dove si può osservare come viveva questo animale preistorico. Per ulteriori informazioni: Consorzio Turistico Alta Badia – www.altabadia.org – Tel.: 0471/836176-847037 – Email: info@altabadia.org