L’iniziativa più golosa dell’Alto Adige con piatti di chef stellati. In alta quota, anche un concerto Jazz
Un richiamo per tutti i buongustai che amano unire la vita all’aria aperta con il piacere della buona cucina, all’insegna del benessere. E’ la nona edizione di un’iniziativa che vuole dare maggiore enfasi ai colori dei prodotti che vengono utilizzati per creare le varie ricette. Come un arcobaleno, i colori del cibo che mangiamo ogni giorno influiscono sulla salute del nostro corpo e della nostra mente. Verdure verdi, come gli asparagi, i broccoli, carciofi o fagiolini contengono clorofilla, fibre e calcio e abbassano i livelli del colesterolo e della pressione sanguigna. Gli alimenti arancioni e gialli, come le arance, le carote, i limoni e la zucca, invece contengono beta-carotene, potassio e vitamina C e sono dunque indicati per le articolazioni. Se ci sentiamo pieni di inventiva e stiamo lavorando ad un progetto nuovo, andremo alla ricerca di piatti in cui prevalgono il blu e il viola, propri dei mirtilli, delle melanzane o del cavolo rosso. Nei momenti in cui invece abbiamo necessità di movimento e bisogno di stimolare il sistema nervoso, dovremmo consumare alimenti di colore rosso, come i pomodori, i peperoni rossi, il rabarbaro o le fragole. Otto chef stellati sono abbinati ad altrettanti rifugi. Ad ogni chef è stato assegnato un colore, che predomina la ricetta. A Norbert Niederkofler (St. Hubertus – Relaix & Chateaux Hotel Rosa Alpina, 2 stelle Michelin), è stato assegnato il colore bianco e per il rifugio Lée ha creato un dolce, chiamato Mangianeve, a base di mousse di yogurt del maso, coulis di lamponi e croccantino. Il giallo è il colore di Matteo Metullio (La Siriola – Hotel Ciasa Salares, 1 stella Michelin), che al rifugio Pralongiá presenterà degli gnocchi di patate allo zafferano su crema di peperoni gialli bruciati, profumo di limone, insalata di rape gialle e chips di polenta, mentre Nicola Laera (La Stüa de Michil – Hotel La Perla, 1 stella Michelin), propone le capesante scottate su testina di vitello, cipolla rossa all’agro, carote viola e jus al cassis, che potranno essere degustate al rifugio Col Alt. Nicola Portinari (La Peca, 2 stelle Michelin), a cui è stato assegnato il colore verde scuro ha creato per il rifugio Jimmi un raviolo aperto con ragout di cervo al melone e salsa al cassis, mentre il verde chiaro predomina la crema di riso e sedano fredda, coregone affumicato, crostoni e olio crudo di Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini, 2 stelle Michelin), che verrà servita al rifugio I Tablá. Tra gli chef partecipanti a questa edizione, nuovamente anche Giancarlo Morelli (Pomiroeu, 1 stella Michelin), che si è cimentato in un piatto “viola”, presentando al rifugio Crëp de Munt, una lombatina di cervo candita al rabarbaro e senape con cubi di polenta bianca. È l’arancione il colore del piatto di Sebastiano Lombardi (Il Pellicano, 1 stella Michelin), abbinato al rifugio Mesoles per cui ha realizzato un baccalà croccante, su crema di patata e carote e cipollotto, cime di rapa, caramello di lampone, mentre Cristina Bowerman (Glass Hostaria, 1 stella Michelin) per il rifugio Bioch ha voluto creare le tagliatelle con succo di rapa rossa con un pesto di erbe locali e pinoli grattati come formaggio, ispirandosi rigorosamente al colore rosso. Ovviamente, ogni piatto sarà accompagnato da eccellenti vini atesini. L’iniziativa durerà per tutta l’estate. A completare il binomio gusto e benessere, anche un evento che unisce insieme musica e natura: Le Dolomiti e il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies, Patrimonio Mondiale UNESCO, faranno da cornice a un concerto di Jazz, che si svolgerà mercoledì 2 agosto alle ore 14.30, sul prato adiacente il rifugio Scotoni. Sul palcoscenico outdoor, si esibiranno Paolo Fresu, trombettista e flicornista di origini sarde, insieme al pianista americano Uri Caine. L’evento vuole proporre al pubblico l’intensità del semplice connubio fra suoni sublimi ed un luogo di inestimabile bellezza. L’accesso al concerto è gratuito. Per informazioni ed eventuali prenotazioni: Consorzio Turistico Alta Badia – www.altabadia.org . Il luogo dell’evento è raggiungibile esclusivamente a piedi, grazie ad una passeggiata di 45 minuti, sul sentiero numero 20, partendo dal Rifugio Capanna Alpina, oppure partendo dal Rifugio Lagazuoi – raggiungibile in funivia dal Passo Falzarego – seguendo sempre il sentiero numero 20, in discesa per 1 h 30 m. Ai più sportivi si consiglia di partire dal Rifugio Capanna Alpina lungo il sentiero numero 11, per poi immettersi nell’Alta Via delle Dolomiti Nr. 1 in direzione della Forcella del Lago, che porta direttamente al Lago Lagació e a seguire, sul sentiero numero 20 fino al rifugio Scotoni. L’escursione è di livello medio ed ha una lunghezza di 7825 m per una durata di 3 h 30, con un dislivello in salita di 785 m e in discesa di 532 m.