AL TEATRO UMBERTO DI ROMA

TORNA ATTUALE IL TEATRO CON LA MASCHERA CON LA FAMIGLIA FLÖZ

“Alla fine dello spettacolo si è convinti che gli attori abbiano parlato, riso e gridato. Non è

FamilieFloz

stato così e gli spettacoli della Familie Flöz, compagnia tedesca con sede a Berlino, si rivelano perciò uno degli esperimenti teatrali più interessanti dei nostri tempi”- così scrive la stampa internazionale sul lavoro della compagnia tedesca . Nata nel 1984 da un gruppo di studenti del corso di mimo della Folkwang Universität di Essen che ha avuto fra i docenti anche la mitica coreografa e danzatrice Pina Bausch, Familie Flöz ha scelto di riportare in scena l’uso della maschera per coprire i volti degli interpreti puntando invece sulla capacità dei corpi di esprimere sentimenti e narrare situazioni comiche, grottesche o drammatiche. La maschera ha tradizione antichissima. Risale al teatro greco, seguita dalla Commedia dell’Arte e ancora oggi dal teatro Nō giapponese. Ma qui c’è una differenza. Nel caso del gruppo tedesco le maschere non hanno caratteristiche per individuare le tipologie dei personaggi: il giovane, il cattivo, la fanciulla, ecc. Sono in pratica tutte uguali e, in aggiunta, gli attori non parlano. A individualizzare i personaggi è il lavoro sul corpo che fonde teatro di figura e di maschera, la danza, la clownerie, l’acrobazia, la magia e l’improvvisazione. Il risultato ottenuto consente di narrare storie universali, accolte con straordinario successo dal Messico alla Cina. Ora grazie a una tournée in Italia si offre le possibilità di seguire alla sala Umberto di Roma, dal 5 al 17 novembre, uno delle rappresentazioni più apprezzate di Familie Flöz: Teatro Delusio. Fra i maggiori successi del prestigioso Festival di Edimburgo e rappresentato in 34 paesi lo spettacolo è un viaggio attraverso l’universo del teatro visto sul palcoscenico e dietro di esso. Fra le quinte. Commedianti, un intero corpo di ballo, l’orchestra, divi e dive dell’opera, grandi attori, maestranze varie, senza dimenticare gli inservienti, le donne delle pulizie e soprattutto i tecnici di scena. Questi ultimi, Bob, Bernd e Ivan, che e vivono una vita nel backstage sono i veri protagonisti. Bernd è sensibile, cagionevole, cerca la felicità nella letteratura e la ritroverà nella ballerina tardiva. Bob desidera essere conosciuto e Ivan, capo del mondo dietro le quinte, che non vuole mai perdere il controllo sul suo teatro e così facendo, finirà per perder di vista tutto il resto. Solo tre gli attori in scena: Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk, daranno vita a ben 29 personaggi che pur indossando la maschera saranno capaci di far ridere, commuovere, riflettere e coinvolgere totalmente gli spettatori mutando i loro caratteri attraverso l´ausilio delle leggendarie maschere di Familie Flöz e repentine trasformazioni. Omaggio al significato più puro e vasto del teatro anche gli altri successi del gruppo, formato da artisti proveniente da dieci diverse nazioni, Italia compresa. Come Haydi dedicato al desiderio di un profugo di trovare un luogo dove sentirsi a casa; Hotel Paradiso che mette in scena un albergo sulle Alpi dove sotto le alte vette si aprono abissi morali, con morti improvvise, una cameriera che deruba i clienti e il cuoco che non taglia a pezzi solo le cotolette. Humor nero e malinconia e una riflessione sulla condizione umana. Occasione da non perdere quindi il prossimo spettacolo Teatro Deluso, in tournée a Livorno, Napoli, Modena e a seguire in tutta l’Europa fino al maggio 2020.