DAL 16 NOVEMBRE 2017 FINO AL 18 FEBBRAIO 2018 ROMA- COMPLESSO DEL VITTORIANO – ALA BRASINI
Una mostra per celebrare, meritatamente, un compleanno centenario. Quello della Leica , la macchina fotografica che ha rivoluzionato il mondo della fotografia ed è stata fedele e affidabile compagna dei più importanti artisti dell’obbiettivo: da Henry Cartier Bresson a Gianni Berengo Gardin, da Robert Capa a Sebastião Salgado. Centinaia di foto storiche , documenti e filmati esposti nel Complesso del Vittoriano a Roma mostrano il cambiamento radicale generato dalla creazione della Ur-Leica, la prima fotocamera da 35 millimetri. Progettata nel 1914 da Oskar Barnak all’insegna del dictat del grande architetto tedesco, direttore della Bauhaus, Mies van der Rohe “less is more” (meno è meglio) le sue forme essenziali sintetizzano il principio dell’epoca “la forma deve assecondare l’uso”. Già nel 1925 il modello presentato alla celebre Fiera di Lipsia veniva definito “un gioiellino”. Prima fotocamera realizzata in metallo, minuscola , duttile e dinamica la Leica e i modelli successivi si dimostreranno in grado di trasformare il mondo dell’immagine e essere il giusto strumento per accompagnare i fotografi in ogni situazione con estrema rapidità ed efficacia. Dal fotogiornalismo di guerra, vedi Erich Salomon durante la Guerra Civile in Spagna, alle foto di propaganda politica, dai fotoreporter di strada americani, vedi Lee Friedlander, Joel Meyerowit ai maghi delle foto di moda, vedi Paolo Roversi. Diversi i modelli, tutti efficaci e affidabili, succedutisi nel tempo fra i quali spiccano la Leika MP3 , presentata nel 1954 a Colonia e la Leica Mera che anche per le loro ridotte dimensioni e la facilità nel cambio degli obbiettivi consentivano di cogliere immagini senza farsi notare. Progettate fin dall’inizio per essere ergonomiche, si tenevano bene in mano, inoltre anche quando si guardava nel mirino la macchina non copriva tutto il viso, ma lasciava un occhio libero per tenere sotto controllo cosa accadeva tutto intorno. Di qui la possibilità per il fotografo di tenere sott’occhio le situazioni e l’ambiente e, al contempo, di cogliere l’istante. Già a partire dagli irrequieti anni ’20 la Leica così leggera e a portata di mano consente per la prima volta di realizzare foto di alta definizione e in rapida sequenza: scatti da aerei e
dirigibili, durante lo svolgersi di azioni di guerra o di sport veloci. Chi fotografa non è più un fotografo in uno studio come avveniva in precedenza ma parte stessa dell’azione che osserva. Forse per queste caratteristiche anche oggi, nell’epoca del digitale, della comunicazione iper veloce, le immagini della fotografia classica ottenute con le varie Leica restano di grande suggestione e bellezza.
Foto di copertina: John Bulmer – Women hanging – the -laundry-for Sunday-Times Magazine Liverpool 1965
Interno pagina:Paolo Roversi. Kate Studio Paris 1996
Walter – Vogel- Dalmatian-dog -Dusseldorf 1956
Ramon-Masats- ultitled – Tomelloso -Ciudad Real- Madrid 1960
Senza classificazione