L’arcipelago maltese vanta una antica e peculiare tradizione vinicola.
La maggior parte dei turisti che scelgono Malta come destinazione estiva ne apprezzano il mare, il sole, la sua storia e le sue tradizioni culturali. Pochi sanno però che questo piccolo stato insulare ha anche una cultura vitivinicola che affonda nel passato le sue radici. Nonostante le ridotte dimensioni del territorio, Malta e Gozo presentano una offerta enologica di livello che merita di essere conosciuta per meglio apprezzare la peculiarità di queste isole. Il “Testimonial” di questo particolare aspetto ha un nome: Joseph Bonello, di recente nominato Brand Ambassador Wines of Malta & Gozo da parte dell’Ente del Turismo Maltese. Con oltre trent’anni di esperienza nel settore vinicolo, Bonello è una figura di spicco del panorama enologico maltese. Il suo viaggio in questo affascinante settore è iniziato quando, una rinomata azienda vinicola locale, gli ha offerto l’opportunità di commercializzare una variegata gamma di etichette maltesi. Fin dai tempi degli antichi Romani, il vino è stato una componente importante nella vita dei popoli mediterranei. Abitate da coloni neolitici già nel 5000 a.C. e sedi di templi megalitici che, ad oggi, figurano tra le più antiche strutture autoportati al mondo, le isole maltesi furono colonizzate da popolazioni delle vicine coste del bacino mediterraneo. Le prime testimonianze della produzione di vino nell’arcipelago si trovano a Gozo e risalgono all’epoca punica, circa 3.000 anni fa. Nonostante un inizio così precoce la storia del vino in questo arcipelago non è stata sempre facile a causa di regimi che non sempre ne sostennero la produzione e spesso la viticoltura è stata vicina all’estinzione. Dopo sei secoli di influenza romana seguirono duecento anni di dominazione araba, periodo in cui l’importanza del vino per ragioni culturali e religiose si ridusse al minimo. Con l’arrivo dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni nel 1530, la produzione riprese. Gli inglesi assunsero il controllo delle isole nel 1814 portando ulteriori cambiamenti negativi, aggravati dall’epidemia di fillossera che, circa 50 anni dopo, devastò i vigneti. Le due devastanti guerre mondiali non favorirono certo la coltura della vite. Quando Malta ottenne l’indipendenza nel 1964 ed è diventata una Repubblica dieci anni dopo, l’isola e il suo popolo hanno cercato di ritagliarsi uno spazio in un mondo di potenze fino all’adesione all’Unione Europea nel 2004. Da allora si è sviluppato un crescente interesse per la viticoltura. I vini di Malta e Gozo sono sopravvissuti alle storie più difficili per riemergere oggi con rinnovata vitalità e qualità, al punto che vengono presentati a svariati concorsi enologici internazionali, dove i degustatori giudicano positivamente il carattere e le qualità di questi vini. A Malta e Gozo ci sono 12 cantine e vigneti per una superficie totale che non supera i 4,2 chilometri quadrati, un fattore che aggiunge unicità e pregio ai vini che vi si producono. Se si considerano le sfide della concorrenza e le difficoltà delle piccole isole, insieme ai problemi legati ai cambiamenti climatici, ogni bottiglia rappresenta un successo. È possibile visitare la maggior parte delle cantine che offrono anche esperienze di degustazione. Date le dimensioni ridotte delle isole è possibile anche visitare tre cantine in un giorno, stando attenti a bere con noderazione. Ai turisti e ai cultori dell’enogastronomia piace assaporare i vini accanto a stuzzichini mediterranei o abbinati ad una cucina raffinata, circondati dalle vigne che fanno da cornice. Malta e Gozo beneficiano di un clima mediterraneo che rende le sue estati lunghe e secche e gli inverni brevi e miti, ideali per la coltivazione di uve di alta qualità per la produzione di vini pregiati. Questo fa sì che il terreno delle isole sia ideale per una vasta gamma di varietà di uve diverse, tra cui Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Vermentino, Viognier e molte altre. Esistono anche due varietà autoctone certificate: la Girgentina bianca e la Gellewza rossa, che producono vini squisiti, con interessanti note di freschezza e vivacità, che esprimono al massimo le caratteristiche mediterranee. Negli ultimi anni, il turismo enologico a Malta è cresciuto notevolmente. Le cantine offrono visite guidate, degustazioni ed eventi speciali che permettono ai visitatori di scoprire i segreti della produzione vinicola maltese. Nello scorso giugno si è tenuto il Malta International Wine Festival e il Delicata Classic Wine Festival è in programma dal 9 all’11 agosto, manifestazioni che attirano molti appassionati di vino con l’opportunità unica di degustare una vasta gamma di vini locali in un’atmosfera festosa. Malta produce vini che stanno conquistando palati esigenti sia a livello locale che internazionale, sia che si tratti di un rosso corposo, di un bianco frizzante o di un delizioso rosé. I vini maltesi rappresentano un affascinante connubio tra tradizione e innovazione. La limitata quantità di produzione impedisce l’esportazione su larga scala delle bottiglie. Se si vogliono assaporare calici di vini maltesi, c’è un solo sistema: partire e soggiornare a Malta.
Foto: Ente del Turismo Maltese