All’inizio era sembrata una sfida. Recuperare un magazzino abbandonato in Via Giulia e farne un teatro, l’Off Off, diventato ormai punto di riferimento per spettacoli focalizzati sull’attualità, l’apertura a temi scomodi, la risata intelligente, la performance insolita, il ricordo di personaggi fondamentali per la cultura e lo spettacolo. C’è voluto il coraggio di Silvano Spada, Direttore Artistico e anima del luogo perché la strada, storica e nel cuore di Roma. ma la sera solitaria si vivacizzasse grazie alle luci del Teatro e alle sue molteplici proposte.
Anche quest’anno il cartellone della sesta stagione non si smentisce. Dal 7 novembre al 22 maggio trenta spettacoli si succederanno fra i velluti rossi dell’accogliente sala. Scelte che riflettono la passione e l’impegno di Spada e la sua capacità di guardare lontano. ”La mia idea di Teatro è di proporre classici e temi dell’attualità con, sulla scena,
l’alternanza di grandi protagonisti e giovani attori, autori e registi ai quali offrire un’opportunità. L’importante è raccontare l’essere umano e le tante maschere che può indossare”. Così si va dall’intelligente e graffiante ironia di Francesca Reggiani nel suo testo “Agitarsi prima dell’uso”, dal 21 dicembre alla riproposta di un testo cult come “Metti una sera a cena” di Patroni Griffi con Laura Lattuada e Kaspar Capparoni, dal 19 gennaio; da Anna
Mazzamauro a ricordare ne “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi” l’indimenticabile coppia del Ragionier Fantozzi e la corteggiata ma ritrosa Signorina Silvani a, il 30 gennaio , il ricordo del grande pianista scomparso Enzo Bosso in “Musica libera”, con Guenda Goria. Omaggio ad Italo Calvino nel centenario dalla nascita il 7 febbraio con “Raggio di sole- una fiaba d’amore” con Lucia Bendia , un viaggio fra le pagine dello scrittore. Ad un’antesignana dell’autonomia femminile è dedicato , il 15 aprile, “Greta Garbo- Hollywood la fabbrica dei sogni”, con Natalia Simonova. Lo spettacolo evidenza non solo il fascino de “la Divina” ma anche il suo mistero, la segretezza e
l’autonomia di una donna più moderna del suo tempo. Vinicio Marchioni il 16 marzo renderà omaggio alla Capitale in “ Roma e dintorni tra sacro e profano”, sottolineandole i contrasti: dalla bellezza assoluta alla suburra più oscena passando da Belli e Trilussa a Califano. Spettacolo da non perdere di teatro-canzone il 12 aprile con Pierfrancesco Poggi e il suo “Cabaret story”, un secolo di risate in
musica da Petrolini a Jannacci. L’attenzione alla storia va in scena il 16 aprile con “Adolf prima di Hitler”, con Vincenzo Coppola e Francesco Barra che raccontano di morboso rapporto fra i giovanissimi Hitler e il futuro direttore d’orchestra Gustav Kubizek quando, senza un soldo, condividevano una misera stanza nella Vienna inizi ‘900. Dal 3 maggio si indaga in “Shakespeare in love with Marlowe” il rapporto fra i due grandi del teatro elisabettiano e quello con il potere
oppressivo di una Elisabetta I, qui sovrana en travesti. Invitante debutto martedì 7 novembre con “Off Off Variety” , firmato da Silvano Spada. Riflettori puntati su un genere in grado di rallegrare generazioni di spettatori. Solo apparentemente leggero visto che nel varietà si sono formati attori prestigiosi: da Anna Magnani a Totò, da Walter Chiari a Delia Scala, Aldo Fabrizi, Dapporto, Ugo Tognazzi, Mondaini e Vianello e molti altri. L’idea guida dello spettacolo è di presentare la rivisitazione contemporanea di un genere che ha fatto la storia dello spettacolo e se adeguatamente allestito non risulta superato ma ancora in grado di coinvolgere lo spettatore divertendolo. In questo
caso avvalendosi dello spirito elegante di Pino Strabioli , dell’attore e cantante Pierfrancesco Poggi e Santino Fiorillo , la diva del burlesque Giulia di Quilio e il corpo di ballo diretto da Francesco Spizziri. “ Variety- sottolinea Silvano Spada- rientra in pieno nell’impostazione progettuale dell’Off Off all’insegna dello sparigliare ogni routine e noiosa meccanicità. Sul nostro palcoscenico le possibilità sono molteplici e in costante rinnovamento. Si evince già nel logo Off Off, l’altro Teatro”.