Dopo un’edizione solo da “guardare on line” nel 2020 e una , nel 2021, costretta dalla pandemia a pesanti tagli ecco finalmente tornare a pieno regime a Bologna al 21 al 22 maggio la Manifestazione DIVERDEINVERDE. Occasione imperdibile per visitare 45 giardini nel centro storico, 11 parchi appena fuori le mura e altre 8 in comuni limitrofi.
Tutte chicche private e quindi abitualmente chiuse al pubblico che vanno dalle ville aristocratiche sulle colline alle sorprendenti e nascoste oasi di verzura degli antichi palazzi,
da quanto resta di alcuni hortus conclusus collegati a conventi cittadini spesso scomparsi a esempi di Land Art. Si va da spazi progettati da celebri paesaggisti e dimensioni più intime e familiari ma non per questo meno amate da chi li ha creati e li cura. Quasi sempre infatti sono gli stessi proprietari ad accogliere i visitatori mostrando con orgoglio i loro piccoli o grandi capolavori. Si deve alla Fondazione Villa Ghigi, dal nome di Alessandro Ghigi, (1875-1970), esponente del mondo scientifico e accademico bolognese e precursore della protezione della natura in Italia, impegnata nella gestione dell’omonimo parco e da decenni nella valorizzazione e tutela degli aspetti naturali e storico-paesaggistici del territorio bolognese ed emiliano, la nascita nel 2014 di DIVERDEINVERDE. Opportunità ghiotta per scoprire gli inattesi tesori verdi del centro storico, invisibili a meno che non si salga sulla Torre degli Asinelli per scoprire i cuore fiorito della città felsinea. Tre giorni fitti di proposte visibili del Programma www.diverdeinverde.fondazionevillaghigi.it. In alcuni casi data la dimensione dei giardini occorre prenotare come in via Felicina 1, altrettanto per le navette che collegano ai giardini fuori porta che offrono a volte degustazioni di vino ed olio, vedi in via dell’Osservanza,41. Tante le proposte nel centro cittadino. Citiamo per difetto: Palazzo Sanguinetti, oggi Museo e Biblioteca della Musica, in Strada Maggiore,34 dove venne ospitato Rossini dal tenore Donzelli e sarà proprio lui ad accompagnarci nella visita guidata al giardino di banani e alla “boschereccia” , stanza tipica del Settecento bolognese, decorata a simulare un vero giardino. Palazzo Bentivoglio , via del Borgo di San Pietro 1/c , con due giardini “d’autore” ispirati alle tipiche delle corti ombrose ed erbacee perenni in uno spazio intimo e segreto. Palazzo Agucchi, Via Santo Stefano, 75, uno splendido giardino all’italiana con siepi di bosso , fontane e statue e alberi secolari. Sempre in Via Santo Stefano, al 56 Palazzo Zani , cinquecentesca sede della Bonifica Renana, custodisce un giardino romantico , al 63 invece Palazzo Rosselli – del Turco oltre al grande spazio botanico con fontana e secolare cedro del Libano offre una degustazione di dolci delicatezze delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù. Nell’area metropolitana anche una “ tenuta con vista”, il giardino del pittore Luigi Bertelli , mentre a San Lazzaro di Savena, il parco restaurato di Villa Furla su progetto del “maestro paesaggista” Paolo Pejrone o il parco di una villa di famiglia a Ceretolo, ora divenuto sede della Casa Museo Nena o, sempre a Casalecchio, la tenuta di Tizzano con esemplari imponenti di alberi esotici, e la possibilità di curiosare anche nella cantina vinicola. Sul sito della Manifestazione ogni luogo è accompagnato da un’accurata scheda informativa così da scegliere secondo i propri gusti. Ma occorre farlo per tempo perché si prospetta e giustamente il tutto esaurito. Una tessera individuale da 15 euro consente accesso ai giardini per i tre giorni della manifestazione. Buon divertimento!
Foto di Margherita Palmieri