Mascherine e distanziamento sono ancora necessari anche se vaccinati.
Se vogliamo rilanciare il turismo e salvare la prossima estate è bene vaccinarsi, ma anche mantenere comportamenti responsabili, perché il virus circola ancora e non si possono escludere nuove impennate dei contagi. Purtroppo sono in molti a pensare che dopo la prima o la seconda iniezione si possa abbassare la guardia. Man mano che si riapre, anche inconsciamente si è portati a credere di essere meno esposti ai rischi, di essere più protetti e quindi di poterci permettere comportamenti meno rigidi nella nostra vita di relazione. Niente di più sbagliato. Bisogna considerare che non tutta la popolazione sarà vaccinata nei prossimi mesi estivi. I vaccini, poi, proteggono in una certa percentuale, evitando l’evoluzione severa della malattia, ma non la possibilità di un contagio magari completatemte asintomatico. La campagna di vaccinazione è importante perché è l’unica arma che abbiamo al momento per combattere la pandemia, una battaglia che va avanti giorno dopo giorno in attesa di raggiungere l’immunità di gregge: un traguardo ancora lontano, quindi la guerra al coronavirus continua. C’è poi il rischio di nuove varianti che pottrebbero essere anche più aggressive. In Israele, dove è già stata effettuata una vaccinazione di massa, si parla di una possibile terza dose di antidoti per raggiungere un più elevato grado di immunizzazione. Andando verso la bella stagione, con le riaperture necessarie per non danneggiare ulteriormente l’economia, c’è il rischio di non poter contenere gli assembramenti, soprattutto fra le fasce più giovani della popolazione che non sono vaccinate e che sono meno attente all’osservanza di comportamenti responsabili per contrastare il contagio. Alcuni paesi stanno riaprendo al turismo chiedendo un certificato vaccinale o il tampone negativo prima dell’ingresso o del ritorno in patria. Tutto il comparto turistico non può più permettersi nuovi lockdown, al contrario ha bisogno di riprendere anche gradualmente e in sicurezza lo svolgimento delle varie attività, per compensare le gravi perdite dei mesi passati. Bisogna assolutamente scongiurare la drammatica ipotesi che abbassando la guardia si possa tornare a livelli di infezione che non sono più sopportabili dal sistema economico e dalle strutture sanitarie. Il consiglio per tutti, turisti, operatori e viaggiatori: vaccinazioni, ma ancora mascherine, distanziamento e contrasto agli assembramenti.