ESTATE IN MONTAGNA? SULLE DOLOMITI GIA’ FERVONO I LAVORI

Nella speranza della ripresa estiva, si prepara il Super Summer 2020. L’aria in quota è ideale dopo mesi di confino nelle case.

L’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus non ha fiaccato gli animi dei professionisti della montagna. Seppur costretti a chiudere in anticipo la stagione invernale per contenere il contagio, Dolomiti Superski ha continuato a lavorare dietro le quinte in vista della stagione estiva e anche a programmare le attività per l’inverno 2020-21, perché il turismo è industria e deve comunque pianificare i mesi futuri. Pur nell’insicurezza delle fasi della ripresa, gli operatori, armati di ottimismo, stanno preparando ugualmente l’estate che sulle Dolomiti si chiama SuperSummer e prevede l’apertura di 100 impianti di risalita, che danno un contributo sostenibile alla mobilità nelle 12 valli dolomitiche, portando le persone in quota in alternativa al traffico motorizzato. “Insieme alle organizzazioni turistiche locali – dichiara Sandro Lazzari, Presidente di Dolomiti Superski – stiamo lavorando per rendere fruibile la vasta offerta della Dolomiti Bike Galaxy e della Hike Galaxy, fatta di tracciati dedicati alle mountainbike e di innumerevoli sentieri escursionistici che permettono di godersi appieno l’ambiente naturale delle Dolomiti.

Sandro Lazzari

Siamo convinti che la montagna possa rappresentare ancora di più quest’anno, la vacanza ideale, grazie agli spazi infiniti nei quali potersi muovere, evitando assembramenti, all’aria pulita e fresca che conforta il fisico dopo mesi di confino in casa e grazie al supporto degli impianti di risalita per raggiungere comodamente le quote più alte e toccare con mano le Dolomiti, da oltre 10 anni Patrimonio Mondiale UNESCO”. Nella speranza di una graduale ripresa delle attività, che comprende anche gli impianti, numerose realtà locali hanno dato il via alla manutenzione di sentieri escursionistici e al ripristino di trails dedicati alle mountainbike, in parte danneggiati e ostruiti da alberi caduti in seguito alle nevicate precoci di inizio novembre 2019. “Ci stiamo impegnando affinché tutto possa funzionare – commenta Marco Pappalardo, Direttore marketing di Dolomiti Superski – in questo momento di incertezza generalizzata vogliamo rappresentare un riferimento importante. Sarà però necessario che le istituzioni collaborino in modo che le restrizioni in qualche modo vengano tolte o attenuate. Ciò dovrà riguardare l’intera filiera del turismo, a iniziare dalle strutture ricettive, nonché gli esercizi commerciali ed i servizi.

Marco Pappalardo

Vedere gli alberghi che riaprono sarebbe un segnale importante. Non avrebbe senso far funzionare gli impianti se i turisti non hanno la possibilità di alloggiare nelle valli. È fondamentale che l’intera filiera sia messa in grado di lavorare, omogeneizzando il più possibile le regole a livello regionale, in quanto il nostro territorio spazia tra il Trentino, l’Alto Adige e il Veneto”. All’insegna dell’ottimismo, i preparativi procedono su larga scala. Sono iniziati i lavori di sostituzione e realizzazione di alcuni impianti di risalita che andranno ad alzare ulteriormente la qualità del servizio e il comfort offerto dal carosello sciistico Dolomiti Superski. Tra questi spiccano la nuova cabinovia di collegamento “Cortina-Cinque Torri” a Cortina d’Ampezzo e la cabinovia-design “Olang” in sostituzione dell’esistente impianto di arroccamento da Valdaora a Plan de Corones e il “Helmjet Sexten” da Sesto a Monte Elmo. Dolomiti Superski sta lavorando in vista di una stagione estiva, che probabilmente sarà più corta del previsto, nella quale il turismo nazionale la farà da padrone, anche se non è del tutto esclusa l’apertura, anche se solo parziale, al turismo estero. In ogni caso il comprensorio vuole farsi trovare pronto, con tutte le precauzioni previste, a garanzia della sicurezza di chi vorrà “cambiare aria”, dopo mesi di clausura tra le mura domestiche o costretti a muoversi con cautela nelle città rispettando tutte le regole imposte per arginare il diffondersi dell’infezione. Non a caso molti clinici interpellati sulle possibili destinazioni per le vacanze estive, hanno consigliato proprio la montagna, per la possibilità di fruire di ampi spazi dove praticare attività fisica e sportiva senza assembramento, respirando aria più sana, lontana dalle polveri sottili che alcuni ipotizzano aver avuto un ruolo nel diffondersi del virus nei grandi agglomerati urbani e industriali.
Foto fornite da Dolomiti Superski