Oltre il Brennero, rivivono maschere e festeggiamenti di un’antica tradizione.
Quasi tutti i popoli della cultura occidentale, conservano nelle settimane che precedono la quaresima, la memoria del Carnevale. Nel cuore dell’inverno, tra montagne innevate e desiderio di feste spensierate, arriva anche in Tirolo il tempo di riproporre questa antica tradizione che risale ad epoche molto lontane. Rivivono così antichissime usanze, grandi sfilate, allegre danze e miti che recano stupore ed euforia in tutta la regione. I carnevali più attesi sono quelli di Telfs e di Imst, che tornano ciclicamente dopo una lunga pausa, il 2 e 9 febbraio 2020. Infatti, il Carnevale Schleicherlaufen di Telfs si tiene ogni 5 anni: fa parte del patrimonio culturale UNESCO e deve il suo nome agli “Schleicher”, figure tradizionali vestite di seta e velluto con enormi campane legate in vita e sofisticate maschere di maglie in fil di ferro (uniche in Tirolo) ornate da cappelli giganti, che possono arrivare a un metro di altezza e pesare anche 10 kg. Caratteristica anche la figura del “Portatore delle lanterne” che indossa un cappello con quattro grandi punte, realizzato con oltre 3.000 granelli di mais. A queste figure si contrappongono i “selvaggi”, caratterizzati da orribili maschere di legno e interamente ricoperti di barba ricavata dalle piante. Del corteo fanno parte anche il Gruppo degli Orsi, la banda musicale e i carri che si ispirano alle antiche tradizioni contadine tirolesi. Per questo Carnevale, l’appuntamento è per domenica 2 febbraio. La Imster Schemenlaufen è invece una grande sfilata che si tiene ogni tre anni nella piccola cittadina di Imst, caratterizzata dalle maschere “Roller” e “Scheller” che ballano secondo un antico cerimoniale consolidato nei secoli. Queste figure portano grandi campane che pesano circa 30 kg, vestiti colorati, maschere di legno e ricchi copricapi fiorati. Anche le vicine località di Wenns e Tarrenz organizzano sfilate simili. A Tarrenz la locale fabbrica di birra Starkenberg ha lanciato per l’occasione una speciale “Birra del Carnevale” e per la banda musicale del paese è stata scritta un’apposita “Marcia” celebrativa. Tra musica, sfilate e boccali della bionda bevanda, il divertimento è garantito. Per il Carnevale di Imst, l’appuntamento è per domenica 9 febbraio. Il “Wampelerreiten” a Axams si svolge invece ogni anno. Il termine “Wampelerreiten” significa “cavalcare sulla pancia” ed è un’usanza spettacolare ma anche un po’ rude.
Consiste nel combattimento tra gruppi di giovani vestiti con lunghe camicie imbottite di fieno, tanto da sembrare giocatori di rugby ma in gonnella! E’ uno spettacolo molto entusiasmante, in programma per giovedì 20 febbraio. Quale è il segreto che fa di questi eventi lo sviluppo di una tradizione che si tramanda tra le generazioni? Una grande capacità evocativa e una perfetta macchina organizzativa: sono questi i punti di forza del Carnevale tirolese, articolato in forme diverse a un paese all’altro. Il “mondo ribaltato” di questo Carnevale mette in scena l’eterna lotta tra il bene e il male, tra la primavera luminosa e colorata, che già s’intravede, e l’inverno vecchio e rigido, che ancora resiste. A simboleggiare questo conflitto, vi è il fatidico scontro tra “i belli”, (i “Roller”), ovvero maschere dalle guance rosee, la bocca sorridente e gli occhi dai tratti femminili, e “i brutti”, (gli “Scheller”), dalla pelle più scura, la barba e le folte sopracciglia. Le maschere, finemente realizzate da mastri artigiani della zona, contribuiscono notevolmente allo sviluppo dell’arte dell’intaglio del legno in Tirolo. Oggi i pezzi più antichi e più belli ancora esistenti risalgono al 17° e 18° secolo e sono esposti nel Museo dell’Arte Popolare a Innsbruck (www.tirolo.com/a-museo-d-arte-popolare-del-tirolo-e-chiesa-di-corte), e nel Museo del carnevale di Imst (www.tirolo.com/a-casa-del-carnevale). I protagonisti del Carnevale, insieme alle maschere devono portare anche vivaci e maestosi copricapi, che possono arrivare a pesare anche 12 chili ed essere alti anche più di un metro, abbondantemente ornati di specchietti, piume, paglia, fiori e persino pane da cui pendono ciuffi di nastri multicolori. L’organizzazione del Carnevale richiede molta preparazione, tempo e dedizione da parte di tutta la comunità, per questo alcune manifestazioni si tengono ciclicamente ogni 5, 4 o 3 anni. Per antica tradizione che viene ancora rispettata, solo gli uomini possono partecipare alle sfilate, per raffigurare con rigida gestualità la “cacciata dell’inverno”, mentre le donne hanno un ruolo fondamentale e indispensabile nell’allestimento dei costumi e della scenografia. Ulteriori informazioni sui Carnevali in Tirolo si possono ricavare visitando il sito: www.tirolo.com/carnevali La visita ai Carnevali di Telfs e di Imst, come pure agli eventi di altri villaggi tirolesi, può essere una alternativa alla classica vacanza sulla neve, che comunque in Tirolo non manca.
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