Bologna, la grassa, la dotta, la rossa. Una città amabile, accogliente, universitaria, emblema della buona cucina, di capacità imprenditoriale e passione per i motori ma non considerata meta turistica, sta da tempo riguadagnando il posto che le spetta fra le città d’arte italiane.
Citata da Stendhal e Mozart era, al tempo del Grand Tour, tappa obbligata per l’iniziazione culturale dei gentiluomini. Alla recente
rinascita di interesse hanno dato impulso l’apertura nel duecentesco Palazzo Pepoli del Museo, interattivo e dinamico, dedicato alla millenaria storia della città; del restauro del cinquecentesco Palazzo Fava, impreziosito dal ciclo di affreschi dei fratelli Carracci e oggi sede di importanti mostre internazionali; della creazione del MAMbo, Museo d’arte moderna di Bologna, nato nel 1915 come immenso “forno del pane” per supplire alle carenze alimentari durante il conflitto mondiale, attualmente ospita oltre le collezioni permanenti, esposizioni di grande modernità. Molto attuali anche il Museo Lamborghini a S.Agata Bolognese e il Museo Ducati a Borgo Panigale che offrono la possibilità di visitare la fabbrica per assistere alla nascita di questi gioielli su gomma. Imperdibile una passeggiata nel centro storico , fra le meraviglie di Piazza Maggiore e le torri della Garisenda e degli Asinelli. Ma Bologna è città di impianto medioevale e quindi città segreta con palazzi che celano all’interno preziosità invisibili dall’esterno. Come i giardini. Per conoscerli la Fondazione Villa Ghigi di Bologna, da oltre trent’anni impegnata nelle attività dedicate al verde e alla floricultura, propone da venerdì 17 maggio a domenica 19 la manifestazione Diverdeinverde (www.diverdeinverde.fondazionevillaghigi.it – Info: tel. 051.3399084/3399120 ). Giunta alla sesta edizione aprirà alle visite circa cinquanta giardini privati e permetterà ai turisti e agli stessi bolognesi di scoprire il cuore verde della città. Tra un giardino e l’altro, il percorso indicato dal programma dettagliato e la tabella riassuntiva permettono di pianificare le visite, si potrà visitare il complesso delle sette chiese romaniche in Piazza Santo Stefano, entrare al Museo della Musica o nella casa-atelier del pittore Giorgio Morandi. Tante le possibilità. Scoprire i giardini dei palazzi senatori, quelli delle ex case popolari trasformati in spazi verdi, gli ex orti conventuali. Appena fuori dal centro imperdibili e raggiungibili con navetta dedicata, parchi di ville e giardini collinari creati dalla passione dei proprietari con collezioni di magnolie, giardini zen, sculture e opere d’arte fra gli spazi verdi. Fra le novità di questa edizione l’apertura del primo terrazzo, che offre, oltre a un bell’allestimento di piante e fiori, una vista unica sulla città. Base logistica della manifestazione l’Arena Orfeonica dove nello spazio di un ex convento si potrà sostare per rilassarsi o uno spuntino. Diverdeinverde offre anche eventi collaterali, concerti, letture, incontri a tema in luoghi. Ogni anno nel programma vengono inseriti giardini mai aperti prima, cercando anche di alternare alcune zone della città e farne scoprire di nuove e diverse. Buona passeggiata.