Straordinario successo per l’edizione 2022 di Più libri più liberi
Un’edizione ricca, quella del 2022 di Più libri più liberi, di ospiti, appuntamenti, emozioni, colpi di scena, ricca sia in termini di pubblico che di fatturato, con sale gremite, tutto esaurito agli eventi e boom di vendite per gli editori. Oltre centomila presenze nei cinque giorni della manifestazione, dal 7 all’11 dicembre: un record assoluto, che conferma l’entusiasmo e il coinvolgimento del pubblico per la Fiera nazionale della piccola e media editoria, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), nella sede del Roma Convention Center La Nuvola dell’Eur.
In particolare in un periodo travagliato da gravi crisi economiche e internazionali, i visitatori hanno potuto trovare un approdo sicuro nel mondo della cultura e rivivere la magica esperienza di “perdersi e ritrovarsi”, perdersi negli ambienti della Nuvola, e ritrovarsi con i libri e con gli autori.
“Il nostro obiettivo era ritrovarci intorno alla comunità del libro dopo un anno in cui ci siamo sentiti persi, e siamo riusciti nell’intento. Posso affermare che è stata l’edizione più bella di sempre, con tanti incontri seguitissimi” – ha dichiarato Annamaria Malato, Presidente di Più libri più liberi – “Gli editori sono molto soddisfatti della presenza di pubblico e delle vendite, quindi ancora una volta Più libri più liberi si conferma come una delle manifestazioni più importanti del panorama dell’editoria italiana e internazionale”.
Altissima dunque la partecipazione ai 600 appuntamenti di questa edizione con moltissimi ospiti italiani e internazionali, intervenuti in Fiera per portare la propria esperienza e confrontarsi con il pubblico su temi di attualità. Record di presenze per il grande intellettuale Paul B. Preciado, Alessandro Barbero, Alessandro Baricco, Azar Nafisi e ancora, autori provenienti da ogni parte del mondo, come lo scrittore di origine senegalese Mohamed Mbougar Sarr, il poeta bulgaro Georgi Gospodinov, Pilar del Rio Saramago, Claudia Rankine, Ellen Lupton, Jacqueline Woodson, Sheena Patel, Jhumpa Lahiri, e tantissimi altri.
La manifestazione apre così sempre più a una dimensione europea e internazionale: “Il nutrito programma di Più libri più liberi e il suo successo sono la dimostrazione del grande valore della piccola e media editoria per questo Paese. – ha commentato la curatrice del programma Silvia Barbagallo – Gli ospiti italiani e stranieri, a cominciare da Azar Nafisi, hanno raccontato le mille storie che attraversano il nostro presente, riuscendo ad agganciare la Fiera, e quindi Roma, al mondo”.
La valenza internazionale della manifestazione è stata sottolineata dal Direttore della Fiera Fabio Del Giudice: “Più libri più liberi si conferma tra i principali appuntamenti culturali del Paese: il successo di pubblico, il valore degli incontri, la capacità di alimentare il dibattito pubblico testimoniano la centralità di una manifestazione che è oggi un caso scuola in Europa. Abbiamo ospitato editori e intellettuali stranieri che sono rimasti sinceramente stupiti dal valore di questa manifestazione che nasce dalla proposta culturale dei piccoli e medi editori ma è oggi un patrimonio di tutti”.
A Più libri più liberi 2022 grande successo, quindi, per gli incontri one-to-one tra 35 operatori stranieri e editori italiani al Rights Centre, allestito nel cuore della Nuvola, al Livello N5: editori da tutto il mondo hanno potuto conoscere il meglio della produzione della piccola e media editoria italiana da tradurre nei propri Paesi.
Riscontro positivo anche per i 30 incontri professionali che si sono svolti nel Business Centre, al Piano Forum, registrando una notevole affluenza. Molto partecipato, in particolare, l’importante incontro dedicato alla presentazione dell’Italia Paese ospite d’onore al Festival del libro di Parigi nel 2023 e alla Fiera Internazionale del libro di Francoforte nel 2024. L’appuntamento ha visto l’intervento di Ricardo Franco Levi, Presidente AIE e Commissario Straordinario del Governo per la partecipazione dell’Italia a Francoforte 2024, Juergen Boos, Presidente e Ceo della Fiera del libro di Francoforte, e Jean-Baptiste Passè, Direttore del Festival du livre de Paris; presente anche l’ambasciatore tedesco in Italia Viktor Elbling.
Essere “Paese ospite d’onore” alle fiere di due delle più importanti editorie europee nei prossimi due anni, è un’opportunità unica per l’industria culturale italiana per valorizzare la propria produzione e proiettarsi ancor più sullo scenario internazionale, come evidenziato da Ricardo Franco Levi: “La partecipazione dell’Italia come ospite d’onore al Festival del libro di Parigi nel 2023 e alla Fiera del libro di Francoforte nel 2024 non è solo un segnale di grande amicizia tra i nostri Paesi, ma sarà soprattutto una straordinaria occasione per tutta la cultura e la creatività italiana – dal teatro, al cinema, alla musica – con i libri al centro. Saranno due grandi vetrine per il nostro Paese e vorremmo che questa rappresentazione del nostro Paese fosse nel segno dell’innovazione, di un’Italia che guarda al futuro, consapevole del patrimonio culturale che si porta dietro ma anche capace di guardare in avanti”.
L’importanza della presenza dell’Italia come ospite d’onore è stata rimarcata da Juergen Boos: “Noi non vogliamo guardare indietro, vogliamo guardare all’Italia come è adesso, essere ospiti d’onore alla Buchmesse ha molteplici significati e dimensioni: c’è un significato commerciale come crescita di scambio dei diritti tra i due Paesi, ha un significato culturale e politico perché vogliamo discutere di cosa è oggi l’Europa, ha una dimensione di intrattenimento. Ci aspettiamo che l’Italia copra tutti questi aspetti”. Grande apprezzamento per la cultura italiana all’estero è stato infine confermato da Jean-Baptiste Passè: “Non vediamo l’ora di dare il nostro benvenuto agli autori italiani a Parigi. […] sono molti gli autori guardati con curiosità e ammirazione nel nostro Paese. Penso ad Alessandro Baricco, al successo che ha avuto il Colibrì di Sandro Veronesi, e poi Paolo Cognetti. Ma si pensi banalmente al fatto che il libro più discusso oggi in Francia l’ha scritto un autore italiano, Giuliano Da Empoli, in francese. L’Italia, qui in Francia, è soprattutto glamour fascino e vogliamo portare tutto questo al nostro Festival”.
www.plpl.it Foto di Riccardo Musacchio