Il Convegno “Cibo è Cultura. Cultura è Cibo. Food& Tourism: why not?”, che ha avuto luogo, presso la BIT- Borsa Internazionale del Turismo, Fiera Milano, World Meeting Room, presso il Meeting Center, ha presentato alcuni esempi d’eccellenza a livello internazionale e nazionale con iniziative legate all’integrazione tra food e turismo. Quattro destinazioni in Italia e in Europa hanno deciso di intraprendere percorsi differenti, ma comunque importanti per mettere in risalto il proprio territorio. Aahrus in Danimarca, Riga-Gauja in Lettonia e la Lombardia Orientale in Italia, che cosa hanno in comune? Nel 2017 saranno la Regione Europea della Gastronomia, un titolo riconosciuto a livello internazionale da IGCAT, volto a migliorare la qualità della vita , attraverso la valorizzazione delle culture alimentari tipiche, e a livello internazionale vuole essere una piattaforma di scambio. Un premio che pone dunque le destinazioni vincitrici ai vertici dell’enogastronomia in Europa, dove l’enogastronomia e la food experience rappresentano il centro focale d’azione, per sviluppare un’offerta turistica più accattivante e sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità e al rispetto del territorio. I numeri raccontano la ricchezza del patrimonio enogastronomico offerto dalla Lombardia Orientale che riunisce i territori di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova: 22 ristoranti stellati (di cui due 3 stelle), 10 tra i migliori ristoranti nella guida Gambero Rosso, 22 ristoranti Identità Golose. E poi, la Franciacorta, che è solo il nome più conosciuto di un panorama davvero di rilievo e tanti prodotti artigianali di qualità, valorizzati anche attraverso l’importante presenza delle 8 Strade del Vino e dei Sapori, che offrono percorsi del gusto e permettono la riscoperta di prodotti di nicchia. 753 agriturismi e 115 fattorie didattiche permettono di presentare a pieno titolo un territorio enogastronomicamente rilevante a livello europeo. Con questi numeri la Lombardia Orientale si posiziona ai vertici delle classifiche relative alla gastronomia. “Rethinking Good Food” questo il titolo individuato da Aahrus/Central Denmark Region per il 2017, rappresenta il riconoscimento per la forte attenzione dedicata all’innovazione nel food e all’eccellente enogastronomia dell’area. Sua altezza, il Principe Henrik di Danimarca è il patrono ufficiale dell’anno, proprio per sottolineare il valore di tale premio. La regione Central Denmark spazia dalle fredde acque della costa ovest fino a raggiungere i prolifici campi nel cuore della regione, e ha il proprio epicentro nella produzione del cibo e nel settore della ricerca. Uno dei principali eventi della Nordic Region, è il Food Festival; il più grande pasto comunitario di tutta la Danimarca, il People Feast; una cena che mette in mostra le sfide globali , il Catastrophic Meal; un viaggio alla ricerca dei prodotti del mare, Oyster Safari; un programma di formazione alla cultura gastronomica, e per tutte le scuole della regione, il Rethink your schoolfood . La regione della Gauja-Riga ha deciso di dedicare il titolo del 2017 a “Food is culture. Wild at palate”, proprio per sottolineare l’attenzione alla conservazione della cucina e delle tradizioni, in costante relazione con l’innovazione ed il turismo. Il concept Wild at Palate è basato sul desiderio di promuovere prodotti e cibi naturali che si possono trovare nei ricchissimi territori. In particolare, sono stati selezionati 12 prodotti che diventano la piattaforma di scambio di esperienze e cooperazione tra le comunità della regione, contadini, imprese, centri di formazioni e chef professionisti.
Il Direttore dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero e del Centro Nazionale Studi Tartufo, affronta il tema dell’UNESCO, proprio in quanto i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono stati riconosciuti nel 2014 come parte integrante della World Heritage List dell’UNESCO. È la prima volta, infatti, che l’Unesco riconosce un paesaggio vitivinicolo italiano quale bene unico al mondo, patrimonio dell’umanità per la sua eccezionalità rurale e culturale, un riconoscimento fondamentale per affermare il valore culturale della nostra agricoltura .L’ Assessore al Comune di Parma presenta il caso della città emiliana, che a fine 2015 è stata insignita del marchio UNESCO per la creatività dimostrata a livello della gastronomia. La città non è solo nota nel mondo per il parmigiano reggiano e per il prosciutto di Parma, ma anche per altri prodotti della gastronomia locale e il marchio Unesco è anche la conferma che il futuro di Parma passa anche dalla gastronomia e dalla valorizzazione dei prodotti locali. Per concludere, la Slow Food Italia, presenta l’applicazione Slow Food Planet , una applicazione di Slow Food Editore pensata per raccontare il meglio che il panorama gastronomico mondiale offre secondo il punto di vista di Slow Food. Uno strumento in italiano e in inglese per sistemi operativi iOs e Android che consente in modo semplice di scoprire ristoranti, osterie, botteghe, bar, mercati, produttori e tanto altro segnalati dalla rete di Slow Food in tutto il mondo. I contenuti di Slow Food Planet sono forniti dalla rete di Slow Food distribuita in giro per il mondo che seleziona i luoghi che ritiene adatti ad essere consigliati all’utente. All’interno di Slow Food Planet, oltre alle schede di ogni locale, è presente un dizionario interattivo delle tradizioni gastronomiche locali. Il mondo all’interno di Slow Food Planet è organizzato in aree che l’utente può scaricare.